L’articolo contiene alcune riflessioni sulle conseguenze sull’assetto delle Province dell’esito negativo del referendum sulla riforma costituzionale RenziBoschi. Il filo conduttore è costituito dalla questione della differenziazione delle forme di governo locale e in particolare del governo di area vasta. L’idea di fondo è che la bocciatura del referendum, unitamente all’affermazione da parte della Corte costituzionale nella sentenza n. 50/2015 della insussistenza di un nesso necessario tra politicità di un ente e diretta elettività dei suoi organi di governo, rimetta in gioco l’indirizzo di politica legislativa che fa della Provincia una sorta di agenzia al servizio dei Comuni.

Il governo delle Province dopo il "referendum"

Civitarese Matteucci
2016-01-01

Abstract

L’articolo contiene alcune riflessioni sulle conseguenze sull’assetto delle Province dell’esito negativo del referendum sulla riforma costituzionale RenziBoschi. Il filo conduttore è costituito dalla questione della differenziazione delle forme di governo locale e in particolare del governo di area vasta. L’idea di fondo è che la bocciatura del referendum, unitamente all’affermazione da parte della Corte costituzionale nella sentenza n. 50/2015 della insussistenza di un nesso necessario tra politicità di un ente e diretta elettività dei suoi organi di governo, rimetta in gioco l’indirizzo di politica legislativa che fa della Provincia una sorta di agenzia al servizio dei Comuni.
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