Le nanoparticelle (NP) sono particelle di diametro inferiore ai 100 nm prodotte sia da eventi naturali che dall’uomo. Esse sono dotate di caratteristiche chimico-fisiche peculiari e reattività crescente al diminuire del diametro. In particolare, le NP metalliche rilasciano ioni che sono i veri responsabili degli effetti da esse indotti. Le NP origine antropica sono sempre più presenti negli ambienti di lavoro e di vita perché sono utilizzate per produrre nuovi materiali dalle proprietà eccezionali. I dati scientifici disponibili indicano che le NP interagiscono con le cellule del sistema immunitario e possono produrre effetti pro-infiammatori. Questi dati si riferiscono ad esposizioni in acuto di cellule in vitro e non possono essere considerati conclusivi per la salute umana. D’altra parte, la capacità delle NP di essere internalizzate dalle APC è stato sfruttato per generare prodotti adiuvanti e vaccinali che gli studi in modelli animali di patologie allergiche umane indicano come nuovi strumenti per la loro prevenzione e cura. Le NP, quindi, pur apparendo come un arma a doppio taglio, se utilizzate entro certi limiti di sicurezza di dosaggio e di tempi di trattamento, potrebbero rappresentare uno strumento innovativo per il trattamento delle patologie allergiche.

Nanoparticelle e allergia

Claudia Petrarca
Primo
2015-01-01

Abstract

Le nanoparticelle (NP) sono particelle di diametro inferiore ai 100 nm prodotte sia da eventi naturali che dall’uomo. Esse sono dotate di caratteristiche chimico-fisiche peculiari e reattività crescente al diminuire del diametro. In particolare, le NP metalliche rilasciano ioni che sono i veri responsabili degli effetti da esse indotti. Le NP origine antropica sono sempre più presenti negli ambienti di lavoro e di vita perché sono utilizzate per produrre nuovi materiali dalle proprietà eccezionali. I dati scientifici disponibili indicano che le NP interagiscono con le cellule del sistema immunitario e possono produrre effetti pro-infiammatori. Questi dati si riferiscono ad esposizioni in acuto di cellule in vitro e non possono essere considerati conclusivi per la salute umana. D’altra parte, la capacità delle NP di essere internalizzate dalle APC è stato sfruttato per generare prodotti adiuvanti e vaccinali che gli studi in modelli animali di patologie allergiche umane indicano come nuovi strumenti per la loro prevenzione e cura. Le NP, quindi, pur apparendo come un arma a doppio taglio, se utilizzate entro certi limiti di sicurezza di dosaggio e di tempi di trattamento, potrebbero rappresentare uno strumento innovativo per il trattamento delle patologie allergiche.
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Notiziario Allergologico 2015 vol.33 n.1 3-12.pdf

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