Il libro “I confini nel mare” è uno studio composito e interdisciplinare dei processi di formazione dell’identità nazionale italiana secondo una prospettiva originale: quella del mare e degli oceani. L’oggetto di studio è l’analisi dell’alterità e delle auto-rappresentazioni nazionali attraverso i diari di viaggio e le relazioni scritte dagli ufficiali della Marina Militare in servizio nel corso delle campagne oceaniche avvenute a ridosso dell’Unità d’Italia. L’obiettivo è di svelare come il rapporto con l’alterità nello spazio liminale dell’oceano abbia contribuito alla definizione dell’italianità e di cercare di far luce tanto sul ruolo svolto dalla Marina Italiana nel processo di nation-building quanto su quello di quest’ultimo nella ricostruzione della relazione con il mare della società italiana. Dall’analisi delle rappresentazioni dell’alterità e dalla costruzione sociale dei confini nazionali nello spazio globale degli oceani emerge infatti una lettura nuova e non convenzionale del processo di nation-building italiano che contrasta con gli effetti distorsivi del “terrestrialismo” metodologico e con le immagini stereotipate della nazione come episodio naturalmente peninsulare e solo accidentalmente globale ad oggi prevalenti. In altre parole, lo studio delle relazioni di viaggio e delle rappresentazioni nazionali da queste veicolate permette di osservare il processo di auto-descrizione dell’Italia in un contesto di relazioni globali mediate dall’oceano quale luogo liminale e ambivalente, portando all’attenzione del lettore italiano la rilevanza sociale del mare per la ricerca sociologica e antropologica contemporanea
I confini nel mare. Alterità e identità nei diari della Marina italiana sull'oceano
Dimpflmeier, FabianaCo-primo
2016-01-01
Abstract
Il libro “I confini nel mare” è uno studio composito e interdisciplinare dei processi di formazione dell’identità nazionale italiana secondo una prospettiva originale: quella del mare e degli oceani. L’oggetto di studio è l’analisi dell’alterità e delle auto-rappresentazioni nazionali attraverso i diari di viaggio e le relazioni scritte dagli ufficiali della Marina Militare in servizio nel corso delle campagne oceaniche avvenute a ridosso dell’Unità d’Italia. L’obiettivo è di svelare come il rapporto con l’alterità nello spazio liminale dell’oceano abbia contribuito alla definizione dell’italianità e di cercare di far luce tanto sul ruolo svolto dalla Marina Italiana nel processo di nation-building quanto su quello di quest’ultimo nella ricostruzione della relazione con il mare della società italiana. Dall’analisi delle rappresentazioni dell’alterità e dalla costruzione sociale dei confini nazionali nello spazio globale degli oceani emerge infatti una lettura nuova e non convenzionale del processo di nation-building italiano che contrasta con gli effetti distorsivi del “terrestrialismo” metodologico e con le immagini stereotipate della nazione come episodio naturalmente peninsulare e solo accidentalmente globale ad oggi prevalenti. In altre parole, lo studio delle relazioni di viaggio e delle rappresentazioni nazionali da queste veicolate permette di osservare il processo di auto-descrizione dell’Italia in un contesto di relazioni globali mediate dall’oceano quale luogo liminale e ambivalente, portando all’attenzione del lettore italiano la rilevanza sociale del mare per la ricerca sociologica e antropologica contemporaneaFile | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
INT i confini nel mare CORRETTO.pdf
Solo gestori archivio
Dimensione
613.22 kB
Formato
Adobe PDF
|
613.22 kB | Adobe PDF | Visualizza/Apri Richiedi una copia |
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.