L’inaugurazione nel giugno 2020 dell’Oratorio degli Angeli Custodi, dopo tre anni di lavoro, ha ridato vita ad uno spazio intimamente legato alle attività culturali e musicali, realizzando nella città «dall’arborato cerchio ove dorme la donna del Guinigi», quella rinascita attesa da Gabriele d’Annunzio per le «città del silenzio». L’attenzione dei progettisti di Miscroscape è stata prevalentemente indirizzata verso due ambiti: il restauro delle finiture superficiali e degli apparati decorativi, insieme alle tele presenti, singolarmente indagate e studiate; l’impiego di materiali e tecnologie attuali nel rapporto con la preesistenza, con l’obiettivo di proporre integrazioni e aggiunte attraverso l’uso di un linguaggio contemporaneo, ma compatibile con l’edificio esistente: tutto nel rispetto del principio della distinguibilità. Con questa logica, l’intervento ha restituito alla collettività un luogo simbolico, caro alla città di Lucca soprattutto grazie alla sua acustica, che lo ha reso, nel tempo, luogo d’elezione per compositori, musicisti, spettatori.

Tesori celati di Lucca. Il restauro dell’Oratorio degli Angeli Custodi

verazzo
2021-01-01

Abstract

L’inaugurazione nel giugno 2020 dell’Oratorio degli Angeli Custodi, dopo tre anni di lavoro, ha ridato vita ad uno spazio intimamente legato alle attività culturali e musicali, realizzando nella città «dall’arborato cerchio ove dorme la donna del Guinigi», quella rinascita attesa da Gabriele d’Annunzio per le «città del silenzio». L’attenzione dei progettisti di Miscroscape è stata prevalentemente indirizzata verso due ambiti: il restauro delle finiture superficiali e degli apparati decorativi, insieme alle tele presenti, singolarmente indagate e studiate; l’impiego di materiali e tecnologie attuali nel rapporto con la preesistenza, con l’obiettivo di proporre integrazioni e aggiunte attraverso l’uso di un linguaggio contemporaneo, ma compatibile con l’edificio esistente: tutto nel rispetto del principio della distinguibilità. Con questa logica, l’intervento ha restituito alla collettività un luogo simbolico, caro alla città di Lucca soprattutto grazie alla sua acustica, che lo ha reso, nel tempo, luogo d’elezione per compositori, musicisti, spettatori.
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