Il contributo passa in rassegna alcuni testi della drammaturgia napoletana recente mostrando come i risultati più sperimentali sono ottenuti attraverso il riuso della tradizione e attraverso la contaminazione fra cultura tradizionale autoctona e suggestioni straniere, fra generi, lingue, codici. I diversi impieghi del dialetto (lingua ricca di fermenti proprio perché «iuta all'acito») e la centralità della musica (o della componente sonora) sono le principali risorse espressive di un teatro di ricerca che lungo il suo percorso, dagli anni Sessanta ad oggi, non cessa di volgersi indietro: verso il Seicento dialettale napoletano, verso Shakespeare - serbatoio sempre fertile di spunti, traduzioni, riscritture - verso Eduardo.
La drammaturgia napoletana fra dialetto e musica, tradizione e sperimentazione, Eduardo e Shakespeare
DI NALLO
Primo
2022-01-01
Abstract
Il contributo passa in rassegna alcuni testi della drammaturgia napoletana recente mostrando come i risultati più sperimentali sono ottenuti attraverso il riuso della tradizione e attraverso la contaminazione fra cultura tradizionale autoctona e suggestioni straniere, fra generi, lingue, codici. I diversi impieghi del dialetto (lingua ricca di fermenti proprio perché «iuta all'acito») e la centralità della musica (o della componente sonora) sono le principali risorse espressive di un teatro di ricerca che lungo il suo percorso, dagli anni Sessanta ad oggi, non cessa di volgersi indietro: verso il Seicento dialettale napoletano, verso Shakespeare - serbatoio sempre fertile di spunti, traduzioni, riscritture - verso Eduardo.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.