In Italia, l’emergenza causata dalla diffusione del virus Covid-19 ha avuto profonde ripercussioni sull’atteggiarsi delle relazioni fra lo Stato e le Regioni, alimentando nuove contrapposizioni e riportando all’attenzione questioni irrisolte; al contempo, la crisi sanitaria e la connessa crisi economica hanno causato un significativo incremento delle disuguaglianze sociali e dei preesistenti divari territoriali. La pandemia ha così evidenziato significativi squilibri e criticità riguardanti sia il funzionamento dello Stato regionale sia, in stretta connessione, il funzionamento dello Stato sociale. In questo contributo ci si interroga sulle cause delle disfunzioni emerse, nonché sulle specifiche responsabilità dei due livelli di governo, con l’obiettivo principale di provare a ricavare delle lezioni utili per il futuro. In questa prospettiva, si cerca in primo luogo di comprendere quale ribilanciamento, sul piano delle relazioni fra lo Stato e le Regioni, debba auspicarsi affinché la collaborazione fra istituzioni centrali e periferiche possa assicurare una migliore garanzia dei diritti sociali e dell’uguaglianza sostanziale. In secondo luogo, si indicano alcune concrete modalità attraverso cui tale ribilanciamento dovrebbe realizzarsi. Infine, si svolgono alcune considerazioni relative alle condizioni necessarie per la sua effettiva realizzazione.

I diritti fra Stato e Regioni nell'emergenza sanitaria, a vent'anni dalla revisione del Titolo V: quali lezioni possono trarsi e quale "ribilanciamento" occorre realizzare, per una più efficace garanzia dell'uguaglianza sostanziale?

Pietro Masala
2021-01-01

Abstract

In Italia, l’emergenza causata dalla diffusione del virus Covid-19 ha avuto profonde ripercussioni sull’atteggiarsi delle relazioni fra lo Stato e le Regioni, alimentando nuove contrapposizioni e riportando all’attenzione questioni irrisolte; al contempo, la crisi sanitaria e la connessa crisi economica hanno causato un significativo incremento delle disuguaglianze sociali e dei preesistenti divari territoriali. La pandemia ha così evidenziato significativi squilibri e criticità riguardanti sia il funzionamento dello Stato regionale sia, in stretta connessione, il funzionamento dello Stato sociale. In questo contributo ci si interroga sulle cause delle disfunzioni emerse, nonché sulle specifiche responsabilità dei due livelli di governo, con l’obiettivo principale di provare a ricavare delle lezioni utili per il futuro. In questa prospettiva, si cerca in primo luogo di comprendere quale ribilanciamento, sul piano delle relazioni fra lo Stato e le Regioni, debba auspicarsi affinché la collaborazione fra istituzioni centrali e periferiche possa assicurare una migliore garanzia dei diritti sociali e dell’uguaglianza sostanziale. In secondo luogo, si indicano alcune concrete modalità attraverso cui tale ribilanciamento dovrebbe realizzarsi. Infine, si svolgono alcune considerazioni relative alle condizioni necessarie per la sua effettiva realizzazione.
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