Multiculturalism and Pluri-disciplinarity for the Educational and Training Paths of Designing/Multiculturalità e pluridisciplinarità nella didattica e pratica del progettare. Due precisazioni, tre miti, sei sfide

EN) These brief notes point out some priority themes to face the new challenges of university training in the designing fields (architecture, engineering, design) and, at the same time, respond to the emerging requests of the community and the sectors of human habitat design, which are now totally globalized and characterized by continuous changes of target and organizational structures. The possible disconnection with the job’s world does not only concern the non-compliance of educational courses with the request for new skills, competences, and capabilities that can be immediately used. The challenge is much wider because it concerns the passage towards a multicultural idea of designing/planning activity and a necessary pluri-disciplinary articulation of the training paths. It is therefore necessary to focus on some clarifications, myths, and challenges starting from the awareness that the effectiveness of the bachelor's and master's courses cannot be achieved through the separation of three inseparable aspects. The first aspect regards the evolution of higher university knowledge in times of globalization, emergencies (economic, social, health), and increasingly high complexity regimes. The second aspect is related to the real request for designing skills and its distortions emerging from the building sector that is historically characterized by long incubation of the innovation processes. The third aspect concerns the development trajectories of applied knowledge and skills with their cultural and disciplinary resistances that inhibit the innovative potential of universities. IT) Questi brevi appunti puntualizzano alcuni temi prioritari per affrontare le nuove sfide della formazione universitaria in campo progettuale (architettonico, ingegneristico e del design) e, al contempo, rispondere alle richieste emergenti dalla collettività e dai settori della progettazione dell’habitat umano, oggi totalmente globalizzate e caratterizzate da continue variazioni di target e assetti organizzativi. Lo scollamento che si rischia di generare con il mondo del lavoro non riguarda solo la mancata rispondenza dei percorsi formativi alla domanda di nuove abilità, competenze e capacità immediatamente spendibili. La sfida, infatti, è molto più ampia, perché mette in gioco il passaggio verso una concezione multiculturale del progettare e una necessaria articolazione formativa pluridisciplinare. Occorre quindi soffermarsi su alcune precisazioni, miti e sfide, partendo dalla consapevolezza che l’efficacia dell’innovazione dell’offerta formativa triennale e magistrale non potrà essere raggiunta separando tre aspetti inscindibili: primo, l’evoluzione delle conoscenze superiori universitarie in tempi di globalizzazione, emergenze (economiche, sociali, sanitarie) e regimi di complessità sempre più elevati; secondo, la domanda reale di competenze progettuali ma anche le sue distorsioni emergenti dal settore delle costruzioni, storicamente caratterizzato da lunghi tempi di incubazione dei processi di innovazione; terzo, le traiettorie di sviluppo delle conoscenze applicate e abilità che risentono tradizionalmente di resistenze culturali e disciplinari che inibiscono il potenziale innovativo delle istituzioni universitarie.