Lo studio si inserisce nel Focus sulle investigazioni difensive, realizzato dal gruppo di lavoro coordinato dalla Prof.ssa Cristiana Valentini. Sulla scorta dei più recenti orientamenti giurisprudenziali il lavoro esamina lo specifico problema dell'utilizzabilità delle risultanze investigative allorché l'indagine, compiuta dal difensore a mente degli artt. 391-bis ss. c.p.p., sia compiuta all'estero. Si conclude per la soluzione negativa, stante il principio di sovranità dello Stato sul cui territorio si svolge l'inchiesta, che impedisce ad un privato abilitato alla difesa in altra Nazione di espletare prerogative tipiche della locale magistratura e, dunque, di soggetti investiti di un munus publicum dall'autorità di quel Paese.
Il barcaiolo sull'Adda e il difensore inquirente all'estero
Trapella Francesco
2017-01-01
Abstract
Lo studio si inserisce nel Focus sulle investigazioni difensive, realizzato dal gruppo di lavoro coordinato dalla Prof.ssa Cristiana Valentini. Sulla scorta dei più recenti orientamenti giurisprudenziali il lavoro esamina lo specifico problema dell'utilizzabilità delle risultanze investigative allorché l'indagine, compiuta dal difensore a mente degli artt. 391-bis ss. c.p.p., sia compiuta all'estero. Si conclude per la soluzione negativa, stante il principio di sovranità dello Stato sul cui territorio si svolge l'inchiesta, che impedisce ad un privato abilitato alla difesa in altra Nazione di espletare prerogative tipiche della locale magistratura e, dunque, di soggetti investiti di un munus publicum dall'autorità di quel Paese.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.