Il saggio si apre con una critica agli approcci conservativi e speculativi che dominano il campo della tutela e della valorizzazione dei Beni culturali, introducendo una prospettiva sociologica che li considera un fattore essenziale di identificazione, appartenenza e riproduzione di forme di vita. Il patrimonio del passato, infatti, è un “corpo attivo” che concorre alla trasmissione simbolica di valori estetici, etici e cognitivi delle comunità. Più che della tutela dei guardiani e della valorizzazione dei commercianti, esso richiede il coinvolgimento dei cittadini alla sua rigenerazione. La tesi promuove una “secolarizzazione” dei Beni culturali che li sottragga alla separatezza della musealizzazione e restituisca alla loro sacralità il senso religioso del legame. L’orientamento sociologico ha il compito di far emergere tale consapevolezza e proporre delle strategie per una prassi razionale integrata in reti di azioni.
Secolarizzare i Beni culturali. Apologia di una prospettiva “risacralizzante”
CORCHIA LUCA
2016-01-01
Abstract
Il saggio si apre con una critica agli approcci conservativi e speculativi che dominano il campo della tutela e della valorizzazione dei Beni culturali, introducendo una prospettiva sociologica che li considera un fattore essenziale di identificazione, appartenenza e riproduzione di forme di vita. Il patrimonio del passato, infatti, è un “corpo attivo” che concorre alla trasmissione simbolica di valori estetici, etici e cognitivi delle comunità. Più che della tutela dei guardiani e della valorizzazione dei commercianti, esso richiede il coinvolgimento dei cittadini alla sua rigenerazione. La tesi promuove una “secolarizzazione” dei Beni culturali che li sottragga alla separatezza della musealizzazione e restituisca alla loro sacralità il senso religioso del legame. L’orientamento sociologico ha il compito di far emergere tale consapevolezza e proporre delle strategie per una prassi razionale integrata in reti di azioni.File | Dimensione | Formato | |
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