Ricordare, celebrare: la peste e i Barberini (1630-1634) La peste del 1630 non toccò la città di Roma. Fu compiuto uno sforzo enorme dalla Congregazione di Sanità, che già esisteva, per presidiare confini, allertare in particolare i legati di Ferrara, Bologna e Romagna, governati da uomini di fiducia di Urbano VIII. Nel 1635, quando la peste era ormai sconfitta, Giovan Battista Spada scritte una Relazione del principio del Contagio e delle diligenze usate in Roma, dedicata al cardinal nepote Francesco Barberini. La Relazione assume un preciso significato politico per glorificare l’azione e il ruolo del cardinale in questa difficile circostanza e tessere un elogio della politica pontificia. La peste diventava, in quel tournant, un utile ed efficace strumento di propaganda in un contesto politico non facile né per il Papato né per i Barberini: la guerra dei Trent’anni, gli attacchi della Spagna contro il papa, la continua e inascoltata richiesta imperiale di avere da Roma consistenti aiuti finanziari. Il saggio potrebbe essere corredato dalla pubblicazione della Relazione (BAV, Barb. lat. 5626, cc.1-3rv) in appendice.
Ricordare, celebrare: la peste e i Barberini (1630-1634)
Irene Fosi
2021-01-01
Abstract
Ricordare, celebrare: la peste e i Barberini (1630-1634) La peste del 1630 non toccò la città di Roma. Fu compiuto uno sforzo enorme dalla Congregazione di Sanità, che già esisteva, per presidiare confini, allertare in particolare i legati di Ferrara, Bologna e Romagna, governati da uomini di fiducia di Urbano VIII. Nel 1635, quando la peste era ormai sconfitta, Giovan Battista Spada scritte una Relazione del principio del Contagio e delle diligenze usate in Roma, dedicata al cardinal nepote Francesco Barberini. La Relazione assume un preciso significato politico per glorificare l’azione e il ruolo del cardinale in questa difficile circostanza e tessere un elogio della politica pontificia. La peste diventava, in quel tournant, un utile ed efficace strumento di propaganda in un contesto politico non facile né per il Papato né per i Barberini: la guerra dei Trent’anni, gli attacchi della Spagna contro il papa, la continua e inascoltata richiesta imperiale di avere da Roma consistenti aiuti finanziari. Il saggio potrebbe essere corredato dalla pubblicazione della Relazione (BAV, Barb. lat. 5626, cc.1-3rv) in appendice.File | Dimensione | Formato | |
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