batteri probiotici stimolano l’espressione delle molecole co-stimolatorie sulla superficie delle cellule dendritiche, la produzione di citochine TH1 e l’attività delle cellule T regolatorie. In modelli murini di allergia, i probiotici prevengono o sopprimono le risposte TH2 dannose e potenziano la ITS. I loro effetti immunomodulanti spiegherebbero la loro efficacia nella prevenzione delle patologie allergiche nei bambini e ne suggeriscono un possibile impiego nella ITS delle malattie allergiche. I vaccini antiallergici mucosali basati su probiotici esprimenti l’allergene potrebbero risultare vantaggiosi per la non invasività e l’effettivo trasporto ai siti di azione. Gli studi sull’uso di probiotici ricombinanti confermano le loro proprietà immunomodulanti in vivo, ma non chiariscono la loro capacità di indurre tolleranza immunologica e ridurre i sintomi. La possibilità di sequestro dell’allergene all’interno della cellula e, pertanto, non specificità della risposta evocata sono possibili limiti dei probiotici ricombinanti. Il nostro gruppo ha generato un probiotico con attività autolitica, in grado di produrre rBet v 1, trasportarlo e rilasciarlo nell’intestino. Topi BALB/c sono stati sensibilizzati verso rBet v 1 e trattati con il probiotico ricombinante e sottoposti a challenge respiratorio. Il probiotico ricombinante ha indotto aumento delle Treg, diminuzione del rapporto IgE/IgG2a, diminuzione della IL-4 indotta da rBet v 1, aumento di IL-10 e IFN-g, riduzione degli eosinofili nell’organo bersaglio. I dati indicano che il probiotico ricombinante trasporta l’allergene al GALT e induce la tolleranza, la deviazione immunologica e riduce l’infiammazione allergica.

Uso dei probiotici ricombinanti nelle allergie

Claudia Petrarca
2014-01-01

Abstract

batteri probiotici stimolano l’espressione delle molecole co-stimolatorie sulla superficie delle cellule dendritiche, la produzione di citochine TH1 e l’attività delle cellule T regolatorie. In modelli murini di allergia, i probiotici prevengono o sopprimono le risposte TH2 dannose e potenziano la ITS. I loro effetti immunomodulanti spiegherebbero la loro efficacia nella prevenzione delle patologie allergiche nei bambini e ne suggeriscono un possibile impiego nella ITS delle malattie allergiche. I vaccini antiallergici mucosali basati su probiotici esprimenti l’allergene potrebbero risultare vantaggiosi per la non invasività e l’effettivo trasporto ai siti di azione. Gli studi sull’uso di probiotici ricombinanti confermano le loro proprietà immunomodulanti in vivo, ma non chiariscono la loro capacità di indurre tolleranza immunologica e ridurre i sintomi. La possibilità di sequestro dell’allergene all’interno della cellula e, pertanto, non specificità della risposta evocata sono possibili limiti dei probiotici ricombinanti. Il nostro gruppo ha generato un probiotico con attività autolitica, in grado di produrre rBet v 1, trasportarlo e rilasciarlo nell’intestino. Topi BALB/c sono stati sensibilizzati verso rBet v 1 e trattati con il probiotico ricombinante e sottoposti a challenge respiratorio. Il probiotico ricombinante ha indotto aumento delle Treg, diminuzione del rapporto IgE/IgG2a, diminuzione della IL-4 indotta da rBet v 1, aumento di IL-10 e IFN-g, riduzione degli eosinofili nell’organo bersaglio. I dati indicano che il probiotico ricombinante trasporta l’allergene al GALT e induce la tolleranza, la deviazione immunologica e riduce l’infiammazione allergica.
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