Nel ventennio tra l’anno 2000 e oggi, le città balcaniche d’occidente si sono contraddistinte per una fase altamente produttiva di interventi sugli spazi pubblici, alcuni dei quali si sono caratterizzati per le modalità di risposta alle questioni poste dai cambiamenti climatici. Le esperienze del Sea Organ (Zara, Croatia), di Promenada Velenje (Velenje, Slovenia) e del Sava Installation (Zagabria, Croatia) offrono un interessante contributo alla narrazione dello spazio pubblico adattivo, permettendo di definire alcune delle sue declinazioni: filter space, up-down space e on-off space. Volgendo lo sguardo toward east, verso est, le strategie per l’adattività permettono di restituire allo spazio pubblico il ruolo di luogo della memoria individuale e collettiva e di rappresentante dell’immagine complessiva della città contemporanea.
Towards east. Spazio pubblico e cambiamenti climatici nelle città balcaniche.
Stefania Gruosso
Primo
2021-01-01
Abstract
Nel ventennio tra l’anno 2000 e oggi, le città balcaniche d’occidente si sono contraddistinte per una fase altamente produttiva di interventi sugli spazi pubblici, alcuni dei quali si sono caratterizzati per le modalità di risposta alle questioni poste dai cambiamenti climatici. Le esperienze del Sea Organ (Zara, Croatia), di Promenada Velenje (Velenje, Slovenia) e del Sava Installation (Zagabria, Croatia) offrono un interessante contributo alla narrazione dello spazio pubblico adattivo, permettendo di definire alcune delle sue declinazioni: filter space, up-down space e on-off space. Volgendo lo sguardo toward east, verso est, le strategie per l’adattività permettono di restituire allo spazio pubblico il ruolo di luogo della memoria individuale e collettiva e di rappresentante dell’immagine complessiva della città contemporanea.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.