Questo articolo considera il rapporto dello scrittore siriano Nasif al-Yaziji con la cultura europea e orientale, attraverso le relazioni che egli intrattenne nel corso della sua vita di studioso e intellettuale. Nell’Ottocento, la sua fortuna fu grande in Occidente, soprattutto in Francia, dove fu considerato uno dei pochi scrittori arabi contemporanei degni di nota. Per delineare i rapporti con l’ambiente culturale francese, si analizzeranno le sue relazioni con il console francese a Beirut, Henri Guys, e con l’orientalista Antoine Isaac Silvestre de Sacy (1757-1838) con cui entrò in corrispondenza. I biografi di Nasif affermano che non conoscesse alcuna lingua straniera, ma questa condizione non sembra avergli impedito di mantenere un’ottima collaborazione scientifica e scambi culturali non solo con gli intellettuali francesi, ma anche con l’ambiente dei missionari protestanti, che daranno vita nel 1866 al Collegio protestante siriano, primo nucleo della futura Università americana di Beirut. Infine, l’articolo discute le diverse opinioni proposte dagli studiosi riguardo al giudizio politico da dare all’opera di Nasif al-Yaziji: conservatore o proto-nazionalista? La rinascita della lingua e della letteratura araba servì da base per la successiva consapevolezza nazionale degli arabi. Nella stessa famiglia di Nasif si può testimoniare ciò che avvenne a livello nazionale, dove una generazione che aveva iniziato a coltivare l’interesse per lo studio della lingua e della letteratura araba (Nasif al-Yaziji, padre), sviluppò nella generazione successiva (Ibrahim al-Yaziji, figlio) una matura consapevolezza di far parte della nazione araba.

Nasif al- Yaziji, un intellettuale cristiano agli albori del Rinascimento arabo ottocentesco

Paola Pizzo
2022-01-01

Abstract

Questo articolo considera il rapporto dello scrittore siriano Nasif al-Yaziji con la cultura europea e orientale, attraverso le relazioni che egli intrattenne nel corso della sua vita di studioso e intellettuale. Nell’Ottocento, la sua fortuna fu grande in Occidente, soprattutto in Francia, dove fu considerato uno dei pochi scrittori arabi contemporanei degni di nota. Per delineare i rapporti con l’ambiente culturale francese, si analizzeranno le sue relazioni con il console francese a Beirut, Henri Guys, e con l’orientalista Antoine Isaac Silvestre de Sacy (1757-1838) con cui entrò in corrispondenza. I biografi di Nasif affermano che non conoscesse alcuna lingua straniera, ma questa condizione non sembra avergli impedito di mantenere un’ottima collaborazione scientifica e scambi culturali non solo con gli intellettuali francesi, ma anche con l’ambiente dei missionari protestanti, che daranno vita nel 1866 al Collegio protestante siriano, primo nucleo della futura Università americana di Beirut. Infine, l’articolo discute le diverse opinioni proposte dagli studiosi riguardo al giudizio politico da dare all’opera di Nasif al-Yaziji: conservatore o proto-nazionalista? La rinascita della lingua e della letteratura araba servì da base per la successiva consapevolezza nazionale degli arabi. Nella stessa famiglia di Nasif si può testimoniare ciò che avvenne a livello nazionale, dove una generazione che aveva iniziato a coltivare l’interesse per lo studio della lingua e della letteratura araba (Nasif al-Yaziji, padre), sviluppò nella generazione successiva (Ibrahim al-Yaziji, figlio) una matura consapevolezza di far parte della nazione araba.
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