L’effetto città è stato sempre oggetto di studio della letteratura urbanistica e architettonica, con i suoi risvolti nella progettazione e dell’influenza che esercitano nelle dinamiche di sviluppo e della vita urbana della città. Come si può riscontrare nell’evoluzione dalla città storica alla città di oggi, anche in presenza di un discreto livello di effetto urbano, tale risultato non risulta continuo nel tempo a causa dell’incessante cambiamento dello stile di vita, del modo di lavorare e del progresso tecnologico, influenzando a sua volta l’approccio dell’urbanistica e dell’architettura dei futuri interventi. In questo periodo storico, la ricerca dell’effetto urbano, non risulta semplice, a causa delle novità nel modo di interagire (reti digitali) e vivere la città, che hanno ridotto di molto l’iterazione tra le persone, funzione, nel passato, esercita dalle piazze delle città storiche. Il mondo del lavoro, come l’idea della città, tende a diventare sempre più smart, sempre più tecnologico, cosicché attualmente gran parte dei lavori possono essere svolti comodamente nelle proprie abitazioni. Allora se tutto ciò andrà sempre più sviluppandosi, quale futuro attende alle città? E le città storiche come dovranno reagire per non essere totalmente abbandonate? Muovendoci in questa direzione, ad esempio, il centro storico non deve conservare gli stessi elementi di cui era costituito in passato, contrastando il flusso inevitabile di abbandono; al contrario, essendo curatori dello spazio, dobbiamo cercare di portare nuove funzioni all’interno della città, cambiando la lettura dello spazio per accogliere le nuove figure professionali ed essere adeguata alle esigenze attuali e future.

La ricerca dell'effetto urbano

Antonio Bocca
Primo
2019-01-01

Abstract

L’effetto città è stato sempre oggetto di studio della letteratura urbanistica e architettonica, con i suoi risvolti nella progettazione e dell’influenza che esercitano nelle dinamiche di sviluppo e della vita urbana della città. Come si può riscontrare nell’evoluzione dalla città storica alla città di oggi, anche in presenza di un discreto livello di effetto urbano, tale risultato non risulta continuo nel tempo a causa dell’incessante cambiamento dello stile di vita, del modo di lavorare e del progresso tecnologico, influenzando a sua volta l’approccio dell’urbanistica e dell’architettura dei futuri interventi. In questo periodo storico, la ricerca dell’effetto urbano, non risulta semplice, a causa delle novità nel modo di interagire (reti digitali) e vivere la città, che hanno ridotto di molto l’iterazione tra le persone, funzione, nel passato, esercita dalle piazze delle città storiche. Il mondo del lavoro, come l’idea della città, tende a diventare sempre più smart, sempre più tecnologico, cosicché attualmente gran parte dei lavori possono essere svolti comodamente nelle proprie abitazioni. Allora se tutto ciò andrà sempre più sviluppandosi, quale futuro attende alle città? E le città storiche come dovranno reagire per non essere totalmente abbandonate? Muovendoci in questa direzione, ad esempio, il centro storico non deve conservare gli stessi elementi di cui era costituito in passato, contrastando il flusso inevitabile di abbandono; al contrario, essendo curatori dello spazio, dobbiamo cercare di portare nuove funzioni all’interno della città, cambiando la lettura dello spazio per accogliere le nuove figure professionali ed essere adeguata alle esigenze attuali e future.
2019
Planum
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