L’articolo sottolinea la centralità delle delocalizzazioni transnazionali nella genesi e nella ratio di funzionamento dei comitati aziendali europei, organismi transnazionali di rappresentanza dei lavoratori titolari di diritti di informazione e consultazione preventiva sulle decisioni dell’impresa. In fase applicativa i Cae hanno, tuttavia, svolto in generale un ruolo abbastanza limitato nei processi di delocalizzazione transnazionale a causa di un’interpretazione riduttiva o di deliberate forme di elusione delle disposizioni della direttiva da parte delle imprese transnazionali. Relazioni collettive partecipative sono state invece sperimentate in alcune grandi imprese multinazionali, dove la qualità degli accordi istitutivi del Cae e la dinamica sviluppata nel dialogo con la direzione centrale dell’impresa hanno portato al rafforzamento dei diritti di informazione e consultazione e a prassi di negoziazione di accordi transnazionali aventi ad oggetto soprattutto le ristrutturazioni transnazionali. A tali buone prassi si ispirano le proposte di revisione della direttiva Cae e delle discipline di diritto societario volte al sinergico rafforzamento dei diritti di partecipazione dei rappresentanti dei lavoratori alle decisioni economiche aventi serie ripercussioni sull’occupazione e le condizioni di lavoro, nella prospettiva delle trasformazioni richieste dalla doppia transizione verde e digitale.

Il ruolo dei CAE nelle delocalizzazioni transnazionali

Faustina, Guarriello;Mariangela, Zito
2022-01-01

Abstract

L’articolo sottolinea la centralità delle delocalizzazioni transnazionali nella genesi e nella ratio di funzionamento dei comitati aziendali europei, organismi transnazionali di rappresentanza dei lavoratori titolari di diritti di informazione e consultazione preventiva sulle decisioni dell’impresa. In fase applicativa i Cae hanno, tuttavia, svolto in generale un ruolo abbastanza limitato nei processi di delocalizzazione transnazionale a causa di un’interpretazione riduttiva o di deliberate forme di elusione delle disposizioni della direttiva da parte delle imprese transnazionali. Relazioni collettive partecipative sono state invece sperimentate in alcune grandi imprese multinazionali, dove la qualità degli accordi istitutivi del Cae e la dinamica sviluppata nel dialogo con la direzione centrale dell’impresa hanno portato al rafforzamento dei diritti di informazione e consultazione e a prassi di negoziazione di accordi transnazionali aventi ad oggetto soprattutto le ristrutturazioni transnazionali. A tali buone prassi si ispirano le proposte di revisione della direttiva Cae e delle discipline di diritto societario volte al sinergico rafforzamento dei diritti di partecipazione dei rappresentanti dei lavoratori alle decisioni economiche aventi serie ripercussioni sull’occupazione e le condizioni di lavoro, nella prospettiva delle trasformazioni richieste dalla doppia transizione verde e digitale.
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