L’analisi della sentenza n. 145 del 2022 della Corte costituzionale è occasione per riflettere su vari aspetti della problematica riguardante il sindacato di costituzionalità delle leggi retroattive in materia civile, in specie nell’ipotesi in cui queste incidano su giudizi in corso per salvaguardare l’interesse finanziario pubblico. Poiché, come è ormai usuale, il controllo ha avuto fra i propri parametri l’art. 117, co. 1, Cost., come integrato dall’art. 6 CEDU che tutela il diritto a un equo processo, la sentenza n. 145 del 2022 fornisce elementi utili a riflettere sull’evoluzione dell’atteggiamento della Consulta verso gli orientamenti della Corte EDU nella materia. Il profilo di maggiore interesse della decisione è dato dal fatto che si inserisce in un recente percorso di avvicinamento, laddove erano già emerse significative divergenze. Si ricostruisce tale percorso, evidenziando sia i progressi compiuti sia i limiti e le ambiguità persistenti, per svolgere infine alcune riflessioni riguardanti più in generale gli effetti dell’interazione con le Corti europee sulla protezione dei diritti sottoposti a restrizioni per salvaguardare gli interessi finanziari dello Stato.

Leggi retroattive con finalità di stabilizzazione finanziaria e limiti alla loro ammissibilità: convergenze con la Corte EDU nella più recente giurisprudenza costituzionale (in margine alla sentenza n. 145 del 2022)

Pietro Masala
2023-01-01

Abstract

L’analisi della sentenza n. 145 del 2022 della Corte costituzionale è occasione per riflettere su vari aspetti della problematica riguardante il sindacato di costituzionalità delle leggi retroattive in materia civile, in specie nell’ipotesi in cui queste incidano su giudizi in corso per salvaguardare l’interesse finanziario pubblico. Poiché, come è ormai usuale, il controllo ha avuto fra i propri parametri l’art. 117, co. 1, Cost., come integrato dall’art. 6 CEDU che tutela il diritto a un equo processo, la sentenza n. 145 del 2022 fornisce elementi utili a riflettere sull’evoluzione dell’atteggiamento della Consulta verso gli orientamenti della Corte EDU nella materia. Il profilo di maggiore interesse della decisione è dato dal fatto che si inserisce in un recente percorso di avvicinamento, laddove erano già emerse significative divergenze. Si ricostruisce tale percorso, evidenziando sia i progressi compiuti sia i limiti e le ambiguità persistenti, per svolgere infine alcune riflessioni riguardanti più in generale gli effetti dell’interazione con le Corti europee sulla protezione dei diritti sottoposti a restrizioni per salvaguardare gli interessi finanziari dello Stato.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11564/798552
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