Un dialogo intrinseco e propulsivo definisce l’instancabile ricerca per la comunicazione dell’idea che attraverso il disegno genera le dinamiche forme progettate da Zvi Hecker. Un’architettura in cui arte e scienza, geometria e forma si uniscono per esprimere i significati più reconditi, le stratificazioni evo- lutive prodotte da percorsi semiotici illimitati.Attraverso un processo di significazione del segno che continua a riprodursi rigenerandosi in un dialogo tra un disegno e il suo consecutivo si manifesta la creatività espressa nelle movimentate forme plasmate dal singolare architetto. L’obiettivo principale della ricerca è quello di analizzare dal punto di vista della rappresentazione le immagini e i loro significati archetipi, il disegno e le sue sinopie costituite dalle geometrie sottese, dallo sviluppo senza fine delle spirali, dalla serie matematica di Fibonacci e dai tanti rapporti armonici che si intrecciano per definire la struttura costituente dei progetti. Il contributo prende in considerazione alcune opere che costituiscono i capisaldi dell’architetto, in particolare la Spiral House (1984-89) di Ramat Gan in Israele e la scuola Heinz Galinski (1991-95) di Berlino. Di particolare interesse risulta il rapporto con il disegno come mezzo di espressione artistica e inda- gine progettuale, strumento di verifica continua rivelata attraverso gli innumerevoli schizzi contenuti nei taccuini in cui si assiste ad un ininterrotto dialogo con il disegno alla ricerca della forma.
Disegno come dialogo fra arte e architettura. Forma e geometria nell’opera di Zvi Hecker
Caterina Palestini;Paola Ardizzola
2022-01-01
Abstract
Un dialogo intrinseco e propulsivo definisce l’instancabile ricerca per la comunicazione dell’idea che attraverso il disegno genera le dinamiche forme progettate da Zvi Hecker. Un’architettura in cui arte e scienza, geometria e forma si uniscono per esprimere i significati più reconditi, le stratificazioni evo- lutive prodotte da percorsi semiotici illimitati.Attraverso un processo di significazione del segno che continua a riprodursi rigenerandosi in un dialogo tra un disegno e il suo consecutivo si manifesta la creatività espressa nelle movimentate forme plasmate dal singolare architetto. L’obiettivo principale della ricerca è quello di analizzare dal punto di vista della rappresentazione le immagini e i loro significati archetipi, il disegno e le sue sinopie costituite dalle geometrie sottese, dallo sviluppo senza fine delle spirali, dalla serie matematica di Fibonacci e dai tanti rapporti armonici che si intrecciano per definire la struttura costituente dei progetti. Il contributo prende in considerazione alcune opere che costituiscono i capisaldi dell’architetto, in particolare la Spiral House (1984-89) di Ramat Gan in Israele e la scuola Heinz Galinski (1991-95) di Berlino. Di particolare interesse risulta il rapporto con il disegno come mezzo di espressione artistica e inda- gine progettuale, strumento di verifica continua rivelata attraverso gli innumerevoli schizzi contenuti nei taccuini in cui si assiste ad un ininterrotto dialogo con il disegno alla ricerca della forma.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.


