L'articolo ripercorre il dibattito emerso durante il "Mediterranean Urban Design & Regeneration Event" presso il Padiglione Italiano di Dubai Expo 2020, in cui una rappresentanza del Dipartimento di Architettura (Università "Gabriele d'Annunzio" di Chieti-Pescara), insieme a università mediorientali, ha discusso del futuro degli spazi pubblici a Dubai, ripercorrendo la storia del suo sviluppo urbano e delineando linee guida strategiche per la rigenerazione di alcune aree pilota, individuate nel tessuto urbano consolidato. L'iniziativa è stata promossa dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, a seguito di un bando sul tema "Connecting Minds, Creating the Future", un focus sugli aspetti legati alle opportunità, alla sostenibilità della mobilità sia dal punto di vista materiale (infrastrutture e risorse ambientali), sia dal punto di vista immateriale, attraverso la condivisione di contenuti ed esperienze creative e la diffusione di progetti culturali e scientifici innovativi. Attraverso incontri online (anche con partner delle scuole di architettura e ingegneria di Dubai e Abu Dhabi) e poi nel corso di sei tavole rotonde, il workshop intensivo proposto ha cercato di far dialogare due diversi approcci alla progettazione urbana, quello mediterraneo e quello mediorientale, utilizzando il contesto di Dubai, capitale globale del capitalismo e dell'urbanistica neoliberista, come una sorta di "stress test" per il concetto di spazio aperto pubblico.

Presente e futuro degli spazi pubblici a Dubai

Angrilli, Massimo
Primo
;
Ciuffreda, Valentina
Secondo
2022-01-01

Abstract

L'articolo ripercorre il dibattito emerso durante il "Mediterranean Urban Design & Regeneration Event" presso il Padiglione Italiano di Dubai Expo 2020, in cui una rappresentanza del Dipartimento di Architettura (Università "Gabriele d'Annunzio" di Chieti-Pescara), insieme a università mediorientali, ha discusso del futuro degli spazi pubblici a Dubai, ripercorrendo la storia del suo sviluppo urbano e delineando linee guida strategiche per la rigenerazione di alcune aree pilota, individuate nel tessuto urbano consolidato. L'iniziativa è stata promossa dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, a seguito di un bando sul tema "Connecting Minds, Creating the Future", un focus sugli aspetti legati alle opportunità, alla sostenibilità della mobilità sia dal punto di vista materiale (infrastrutture e risorse ambientali), sia dal punto di vista immateriale, attraverso la condivisione di contenuti ed esperienze creative e la diffusione di progetti culturali e scientifici innovativi. Attraverso incontri online (anche con partner delle scuole di architettura e ingegneria di Dubai e Abu Dhabi) e poi nel corso di sei tavole rotonde, il workshop intensivo proposto ha cercato di far dialogare due diversi approcci alla progettazione urbana, quello mediterraneo e quello mediorientale, utilizzando il contesto di Dubai, capitale globale del capitalismo e dell'urbanistica neoliberista, come una sorta di "stress test" per il concetto di spazio aperto pubblico.
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