I CSV (Centri di Servizio per il Volontariato) rappresentano l'infrastruttura italiana a supporto del volontariato, sia quello individuale, sia quello organizzato. Queste organizzazioni aziendali sono coerenti con la definizione di “Third or Social Economy Entities” fornita da Salamon & Sokolowski nel 2016. Sono state introdotte in Italia con la prima Legge Europea sul volontariato del 1991 (L. 266/1991) per sostenere le organizzazioni di volontariato (OdV) attraverso servizi gratuiti di formazione, consulenza, comunicazione e promozione delle attività di volontariato e la cultura della solidarietà. Con la Riforma del Terzo Settore, il ruolo dei CSV è stato rinnovato ed ampliato, estendendo la loro mission a sostegno dei volontari di tutti gli Enti del Terzo Settore (TSE). I CSV sono ora un sistema nazionale di istituzioni localmente integrate e basato su una governance dal basso altamente strutturata. L'intera governance del sistema dei CSV si basa sul lavoro volontario. Il sistema di rendicontazione dei CSV segue le nuove linee guida sulla rendicontazione finanziaria e sociale degli Enti del Terzo Settore (TSE). In particolare, le linee guida sul Bilancio d’esercizio (DM 4 marzo 2020), per la prima volta in Italia inseriscono la misurazione del volontariato nel sistema di rendicontazione degli ETS. Si tratta, a parere di chi scrive, di un effetto indiretto della ampia ed articolata discussione avviata in Italia, in particolare, con il Progetto sulla Misurazione del Volontariato cui hanno partecipato l’allora SPES (CSV del Lazio), ISTAT e lo Johns Hopkins Center for Civil Society Studies, nonché con l'implementazione del Manuale dell'Organizzazione Internazionale del Lavoro (ILO) sulla Misurazione del Lavoro Volontariato del 2011 nel sistema di contabilità nazionale da parte dell'ISTAT. Il nostro studio empirico applicherà al caso dei CSV il Metodo ILO del “full replacement cost”. Sulla base dei dati rilavati dal sistema interno alla rete dei Centri di servizio (CSV.net) per la redazione del Report annuale (2020 e 2021) si proporrà, infatti, un modello per misurare e poi rendicontare il contributo del lavoro volontario dei membri del consiglio direttivo dei CSV. Detto valore può essere studiato anche in relazione ad alcune variabili di performance ugualmente rilevate annualmente da CSV.net. I risultati di questa verifica empirica possono contribuire a comprendere il funzionamento di questa particolare tipologia di istituzione nonprofit. In particolare, il valore del lavoro svolto da chi volontariamente e a titolo gratuito governa dette istituzioni può avere un impatto più o meno significativo sulla efficacia ed efficienza di dette organizzazioni. Di conseguenza, questo modello testato empiricamente consentirà di fornire raccomandazioni pratiche per migliorare gli strumenti di misurazione ed accountability CSVnet e degli ETS ad essi collegati. In questo modo si potranno comprendere antecedenti e conseguenze dell’impiego di volontari nella governance di organizzazioni complesse del terzo settore, quai sono appunto i CSV. Il contributo del volontariato può dunque essere adeguatamente valutato e rendicontato a patto di uno sviluppo della cultura della misurazione che deve investire l’intero terzo settore a partire dalle istituzioni poste, dallo stesso legislatore, a supporto del volontariato stesso.
Il Valore del Lavoro Volontario nel Governo dei Centri di Servizio per il Volontariato
Berardi, L.
Primo
;Damavandi S.
2023-01-01
Abstract
I CSV (Centri di Servizio per il Volontariato) rappresentano l'infrastruttura italiana a supporto del volontariato, sia quello individuale, sia quello organizzato. Queste organizzazioni aziendali sono coerenti con la definizione di “Third or Social Economy Entities” fornita da Salamon & Sokolowski nel 2016. Sono state introdotte in Italia con la prima Legge Europea sul volontariato del 1991 (L. 266/1991) per sostenere le organizzazioni di volontariato (OdV) attraverso servizi gratuiti di formazione, consulenza, comunicazione e promozione delle attività di volontariato e la cultura della solidarietà. Con la Riforma del Terzo Settore, il ruolo dei CSV è stato rinnovato ed ampliato, estendendo la loro mission a sostegno dei volontari di tutti gli Enti del Terzo Settore (TSE). I CSV sono ora un sistema nazionale di istituzioni localmente integrate e basato su una governance dal basso altamente strutturata. L'intera governance del sistema dei CSV si basa sul lavoro volontario. Il sistema di rendicontazione dei CSV segue le nuove linee guida sulla rendicontazione finanziaria e sociale degli Enti del Terzo Settore (TSE). In particolare, le linee guida sul Bilancio d’esercizio (DM 4 marzo 2020), per la prima volta in Italia inseriscono la misurazione del volontariato nel sistema di rendicontazione degli ETS. Si tratta, a parere di chi scrive, di un effetto indiretto della ampia ed articolata discussione avviata in Italia, in particolare, con il Progetto sulla Misurazione del Volontariato cui hanno partecipato l’allora SPES (CSV del Lazio), ISTAT e lo Johns Hopkins Center for Civil Society Studies, nonché con l'implementazione del Manuale dell'Organizzazione Internazionale del Lavoro (ILO) sulla Misurazione del Lavoro Volontariato del 2011 nel sistema di contabilità nazionale da parte dell'ISTAT. Il nostro studio empirico applicherà al caso dei CSV il Metodo ILO del “full replacement cost”. Sulla base dei dati rilavati dal sistema interno alla rete dei Centri di servizio (CSV.net) per la redazione del Report annuale (2020 e 2021) si proporrà, infatti, un modello per misurare e poi rendicontare il contributo del lavoro volontario dei membri del consiglio direttivo dei CSV. Detto valore può essere studiato anche in relazione ad alcune variabili di performance ugualmente rilevate annualmente da CSV.net. I risultati di questa verifica empirica possono contribuire a comprendere il funzionamento di questa particolare tipologia di istituzione nonprofit. In particolare, il valore del lavoro svolto da chi volontariamente e a titolo gratuito governa dette istituzioni può avere un impatto più o meno significativo sulla efficacia ed efficienza di dette organizzazioni. Di conseguenza, questo modello testato empiricamente consentirà di fornire raccomandazioni pratiche per migliorare gli strumenti di misurazione ed accountability CSVnet e degli ETS ad essi collegati. In questo modo si potranno comprendere antecedenti e conseguenze dell’impiego di volontari nella governance di organizzazioni complesse del terzo settore, quai sono appunto i CSV. Il contributo del volontariato può dunque essere adeguatamente valutato e rendicontato a patto di uno sviluppo della cultura della misurazione che deve investire l’intero terzo settore a partire dalle istituzioni poste, dallo stesso legislatore, a supporto del volontariato stesso.File | Dimensione | Formato | |
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