Già dagli anni settanta, a livello aziendale si andava affermando un nuovo paradigma di governo aziendale basato su una nuova responsabilità sociale, più estesa che non dubitava dell’importanza e dell’opportunità di sviluppare il mercato globale o la centralità dell’attività produttiva (o di erogazione di servizi), ma le contestava le modalità di sviluppo “intensivo” non solo dei fattori produttivi elementari, ma anche delle risorse naturali, con conseguenze disastrose sull’ampliamento delle disuguaglianze socio-economiche tra i paesi avanzati e in via di sviluppo e sullo svilimento della carryng capacity del pianeta. L’approccio della Corporate Social Responsibility (CSR) o Responsabilità Sociale delle Imprese (RSI) considera l’etica e la governance aziendale come due aspetti di gestione strategica. È quanto emerge dal Libro Verde della Commissione Europea secondo cui la CSR è un concetto “attraverso il quale le organizzazioni integrano questioni sociali e ambientali nelle loro operazioni di business e nei loro rapporti con gli stakeholder su base volontaria ”. Nello specifico, adottando un approccio economico-aziendale, l’azienda nell’epoca attuale, così come in passato, sembra focalizzare la propria attenzione a obiettivi di lungo termine. Ecco dunque, che si mira al concetto di “durabilità” più volte richiamato dagli studiosi aziendalisti, tentando di far convergere valori e principi di natura etica . Nell’ambito del presente capitolo, si farà riferimento a quelle azioni a prevalente impatto sulle attività di governo interno delle PA, pur non mancando espliciti riferimento al secondo, specie in tema di intangibili creati e/o necessariamente da creare, quali la reputazione, la fiducia, la credibilità goduta da una realtà di PA. Nello specifico , l’attività di internal audit oggetto del capitolo, mirato all’indagine dei comportamenti etici nella PA, offre un supporto all’alta direzione tramite un organizzato e sistematico monitoraggio delle procedure, dei sistemi di controllo, delle performance aziendali e della salvaguardia del patrimonio sociale (compliance approach), contestuale allo svolgimento di un’attenta attività di valutazione dei rischi (risk assessment) e di controllo dei rischi (risk control). L’auditor è chiamato a controllare eventuali mancanze nel rispetto di regole predefinite (codici etici, o varie norme interne di comportamento) la cui osservanza si esplica in comportamenti identificabili da chi controlla.

L'internal auditing degli atteggiamenti etici: il codice etico

Iannone, Barbara
Primo
2020-01-01

Abstract

Già dagli anni settanta, a livello aziendale si andava affermando un nuovo paradigma di governo aziendale basato su una nuova responsabilità sociale, più estesa che non dubitava dell’importanza e dell’opportunità di sviluppare il mercato globale o la centralità dell’attività produttiva (o di erogazione di servizi), ma le contestava le modalità di sviluppo “intensivo” non solo dei fattori produttivi elementari, ma anche delle risorse naturali, con conseguenze disastrose sull’ampliamento delle disuguaglianze socio-economiche tra i paesi avanzati e in via di sviluppo e sullo svilimento della carryng capacity del pianeta. L’approccio della Corporate Social Responsibility (CSR) o Responsabilità Sociale delle Imprese (RSI) considera l’etica e la governance aziendale come due aspetti di gestione strategica. È quanto emerge dal Libro Verde della Commissione Europea secondo cui la CSR è un concetto “attraverso il quale le organizzazioni integrano questioni sociali e ambientali nelle loro operazioni di business e nei loro rapporti con gli stakeholder su base volontaria ”. Nello specifico, adottando un approccio economico-aziendale, l’azienda nell’epoca attuale, così come in passato, sembra focalizzare la propria attenzione a obiettivi di lungo termine. Ecco dunque, che si mira al concetto di “durabilità” più volte richiamato dagli studiosi aziendalisti, tentando di far convergere valori e principi di natura etica . Nell’ambito del presente capitolo, si farà riferimento a quelle azioni a prevalente impatto sulle attività di governo interno delle PA, pur non mancando espliciti riferimento al secondo, specie in tema di intangibili creati e/o necessariamente da creare, quali la reputazione, la fiducia, la credibilità goduta da una realtà di PA. Nello specifico , l’attività di internal audit oggetto del capitolo, mirato all’indagine dei comportamenti etici nella PA, offre un supporto all’alta direzione tramite un organizzato e sistematico monitoraggio delle procedure, dei sistemi di controllo, delle performance aziendali e della salvaguardia del patrimonio sociale (compliance approach), contestuale allo svolgimento di un’attenta attività di valutazione dei rischi (risk assessment) e di controllo dei rischi (risk control). L’auditor è chiamato a controllare eventuali mancanze nel rispetto di regole predefinite (codici etici, o varie norme interne di comportamento) la cui osservanza si esplica in comportamenti identificabili da chi controlla.
2020
8891639087
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