Il tradizionale tema del sovraffollamento turistico nelle città d’arte deve essere accompagnato dal nuovo profilo del monitoraggio e contenimento dei flussi ai fini del contrasto al COVID-19. Attualmente non esistono basi giuridiche per introdurre specifici biglietti per l’accesso alle città d’arte, salvo il particolare contributo per l’accesso alla città antica di Venezia. Tuttavia, sono diverse le misure che, ben * Il saggio è dedicato alla cara memoria del Prof. Augusto Fantozzi, scomparso il 13 luglio 2019. Gli argomenti affrontati hanno basi teoriche sulle quali è opportuno ricordare alcuni fondamentali contributi del Prof. Fantozzi (Brevi note sulla qualificazione tributaria del canone radiotelevisivo, in Giur. cost., 1988, p. 2537; Natura e disciplina IVA del canone di abbonamento radiotelevisivo. Disciplina attuale e progetti di riforma, in Riv. trim. dir. pubbl., 1988, p. 585; Riserva di legge e nuovo riparto della potestà normativa in materia tributaria, in Riv. dir. trib., 2005, p. 3), ma soprattutto la sua concezione unitaria del tributo, inteso come “prestazione patrimoniale imposta, caratterizzata dall’attitudine a determinare il concorso alle pubbliche spese” (Diritto tributario, Torino 1991, p. 44). Lo studio dei ticket d’accesso alle città d’arte si colloca nel sistema dell’autonomia impositiva degli enti locali e si snoda tra le categorie di tributo, corrispettivo e prestazione patrimoniale imposta, riprendendo temi trattati dal Prof. Augusto Fantozzi, sui quali ha altresì profondamente indagato a più riprese la Scuola Romana del Diritto Tributario (v. in particolare: FEDELE, La distinzione dei tributi dalle entrate di diritto privato e la competenza del tribunale, in Dir. prat. trib., 1969, II, p. 11; Corrispettivi di pubblici servizi, prestazioni imposte, tributi, in Riv. dir. fin., 1971, I, p. 22; La tassa, ed. provv., Siena, 1974; Prestazioni imposte, in Enc. giur.; GALLO, L’autonomia tributaria degli enti locali, Bologna 1979; Federalismo fiscale e ripartizione delle basi imponibili tra Stato, regioni ed Enti locali, in Rass. trib., 2002, 2007; PERRONE, La sovranità impositiva tra autonomia e federalismo, in Riv. dir. trib., 2004, I, p. 1173). 262 DOTTRINA RTDT - n. 2/2021 coordinate tra loro, potrebbero svolgere la funzione moderatrice tipica di questa forma di tassazione. In attesa della maturazione della normativa organica sui biglietti di accesso alle città d’arte, ai centri storici, e più in generale ai siti di interesse ambientale, storico e culturale, la risposta più adeguata da parte dei Comuni potrebbe essere basata su un sistema integrato di tariffazione stradale, parcheggi e tariffe per l’accesso a luoghi di cultura e, per quanto possibile, a complessi monumentali e centri storici. Purtroppo, i Comuni hanno margini di autonomia ristretti ex artt. 52, D.Lgs. n. 446/1997, e 149 del TUEL, in quanto il loro potere regolamentare è strettamente limitato a taluni aspetti del prelievo, indipendentemente dalla sua natura fiscale o non fiscale.

I TICKET D’ACCESSO ALLE CITTÀ D’ARTE: STRUMENTI UTILIZZABILI, QUADRO NORMATIVO ED AUTONOMIA IMPOSITIVA DEI COMUNI

Lorenzo del Federico
2021-01-01

Abstract

Il tradizionale tema del sovraffollamento turistico nelle città d’arte deve essere accompagnato dal nuovo profilo del monitoraggio e contenimento dei flussi ai fini del contrasto al COVID-19. Attualmente non esistono basi giuridiche per introdurre specifici biglietti per l’accesso alle città d’arte, salvo il particolare contributo per l’accesso alla città antica di Venezia. Tuttavia, sono diverse le misure che, ben * Il saggio è dedicato alla cara memoria del Prof. Augusto Fantozzi, scomparso il 13 luglio 2019. Gli argomenti affrontati hanno basi teoriche sulle quali è opportuno ricordare alcuni fondamentali contributi del Prof. Fantozzi (Brevi note sulla qualificazione tributaria del canone radiotelevisivo, in Giur. cost., 1988, p. 2537; Natura e disciplina IVA del canone di abbonamento radiotelevisivo. Disciplina attuale e progetti di riforma, in Riv. trim. dir. pubbl., 1988, p. 585; Riserva di legge e nuovo riparto della potestà normativa in materia tributaria, in Riv. dir. trib., 2005, p. 3), ma soprattutto la sua concezione unitaria del tributo, inteso come “prestazione patrimoniale imposta, caratterizzata dall’attitudine a determinare il concorso alle pubbliche spese” (Diritto tributario, Torino 1991, p. 44). Lo studio dei ticket d’accesso alle città d’arte si colloca nel sistema dell’autonomia impositiva degli enti locali e si snoda tra le categorie di tributo, corrispettivo e prestazione patrimoniale imposta, riprendendo temi trattati dal Prof. Augusto Fantozzi, sui quali ha altresì profondamente indagato a più riprese la Scuola Romana del Diritto Tributario (v. in particolare: FEDELE, La distinzione dei tributi dalle entrate di diritto privato e la competenza del tribunale, in Dir. prat. trib., 1969, II, p. 11; Corrispettivi di pubblici servizi, prestazioni imposte, tributi, in Riv. dir. fin., 1971, I, p. 22; La tassa, ed. provv., Siena, 1974; Prestazioni imposte, in Enc. giur.; GALLO, L’autonomia tributaria degli enti locali, Bologna 1979; Federalismo fiscale e ripartizione delle basi imponibili tra Stato, regioni ed Enti locali, in Rass. trib., 2002, 2007; PERRONE, La sovranità impositiva tra autonomia e federalismo, in Riv. dir. trib., 2004, I, p. 1173). 262 DOTTRINA RTDT - n. 2/2021 coordinate tra loro, potrebbero svolgere la funzione moderatrice tipica di questa forma di tassazione. In attesa della maturazione della normativa organica sui biglietti di accesso alle città d’arte, ai centri storici, e più in generale ai siti di interesse ambientale, storico e culturale, la risposta più adeguata da parte dei Comuni potrebbe essere basata su un sistema integrato di tariffazione stradale, parcheggi e tariffe per l’accesso a luoghi di cultura e, per quanto possibile, a complessi monumentali e centri storici. Purtroppo, i Comuni hanno margini di autonomia ristretti ex artt. 52, D.Lgs. n. 446/1997, e 149 del TUEL, in quanto il loro potere regolamentare è strettamente limitato a taluni aspetti del prelievo, indipendentemente dalla sua natura fiscale o non fiscale.
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