Il contributo discute il recepimento della legge 56/2014 in Abruzzo, una Regione segnata da una storica contrapposizione costa-montagna tradottasi in una struttura insediativa e socio-economica profondamente squilibrata. La risposta, timida e massimalista, si è limitata a riallocare le funzioni provinciali in chiave sostanzialmente centralistica, mancando di incentivare processi di associazionismo comunale, ma soprattutto di pervenire a un serio progetto di razionalizzazione territoriale, pure prospettato negli enunciati legislativi regionali, poggiante prioritariamente su una diversa declinazione spaziale delle aree vaste di derivazione funzionale, tributarie dell’insostituibile ruolo della rete urbana intermedia.
L’Abruzzo tra inerzia riformatrice e prove di protagonismo territoriale
Fuschi Marina;Cilli Aldo
2022-01-01
Abstract
Il contributo discute il recepimento della legge 56/2014 in Abruzzo, una Regione segnata da una storica contrapposizione costa-montagna tradottasi in una struttura insediativa e socio-economica profondamente squilibrata. La risposta, timida e massimalista, si è limitata a riallocare le funzioni provinciali in chiave sostanzialmente centralistica, mancando di incentivare processi di associazionismo comunale, ma soprattutto di pervenire a un serio progetto di razionalizzazione territoriale, pure prospettato negli enunciati legislativi regionali, poggiante prioritariamente su una diversa declinazione spaziale delle aree vaste di derivazione funzionale, tributarie dell’insostituibile ruolo della rete urbana intermedia.File | Dimensione | Formato | |
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