(cfr. http://www.stefanotermaninieditore.it/portale/gud-design-2/gud-special-edition-2023-immaginarii/) Questo Manifesto invita ad “Amare la Città Virtuale”; così ideale, utopica, radicale, visionaria e poeticamente effimera; oggi, nell’era post-digitale, attualizzata dall’idea di Metaverso, commercializzata dagli NFT ed espansa dalla tecno-cultura dell’IA. È un disegno-manifesto composto da dodici brani tratti dalle Città Virtuali che da anni stiamo elaborando con gli studenti, i laureandi, i dottorandi e i colleghi del Dipartimento di Architettura dell’Università degli Studi “G. d’Annunzio” di Chieti e Pescara, sperimentando l’idea che “Abitare Virtuale significa Rappresentare” (www.lineamenta.it); un progetto multipiattaforma che – fra ricerca e didattica – esplora, rileva e sperimenta alcune delle molteplici declinazioni del disegno della città virtuale contemporanea; mondi fertili e ispiranti, centro di aggiornate espressioni tecno-culturali, laboratori interdisciplinari di idee dove elaborare conoscenze e visualizzare “Città Nuove” per il Ventunesimo secolo; progetti che ampliano le forme dell’abitare, ponendo lo sguardo sul futuro della città, in un periodo che sembra evidenziare in più modi la crisi dell’esperienza urbana; mondi paralleli, forse esito di un mondo reale che “non basta più”. Città effimere in rete da abitare non con il corpo ma con la mente, esito di originali ibridazioni tra scienza e arte, tecnologia e umanesimo, locale e globale, in continuità con alcuni caratteri storici del pensiero “Made in Italy”. Un modus vivendi trasversale, ecosistemi intrinsecamente mediatici che sembrano prediligere il “riciclaggio estetico”; Virtual City o social network in cui allestire ulteriori luoghi abitabili attraverso avatar, dove far nascere comunità, ampliare relazioni e spazi condivisi, compiere azioni, recepire informazioni, elaborare idee. Le immagini sono state tratte da: M. Unali, Atlante dell’Abitare Virtuale, Gangemi, Roma 2014; https://www.instagram.com/atlasofvirtualcity/

Amate la Città Virtuale. Ideale, utopica, radicale e poeticamente effimera.

Maurizio Unali
2023-01-01

Abstract

(cfr. http://www.stefanotermaninieditore.it/portale/gud-design-2/gud-special-edition-2023-immaginarii/) Questo Manifesto invita ad “Amare la Città Virtuale”; così ideale, utopica, radicale, visionaria e poeticamente effimera; oggi, nell’era post-digitale, attualizzata dall’idea di Metaverso, commercializzata dagli NFT ed espansa dalla tecno-cultura dell’IA. È un disegno-manifesto composto da dodici brani tratti dalle Città Virtuali che da anni stiamo elaborando con gli studenti, i laureandi, i dottorandi e i colleghi del Dipartimento di Architettura dell’Università degli Studi “G. d’Annunzio” di Chieti e Pescara, sperimentando l’idea che “Abitare Virtuale significa Rappresentare” (www.lineamenta.it); un progetto multipiattaforma che – fra ricerca e didattica – esplora, rileva e sperimenta alcune delle molteplici declinazioni del disegno della città virtuale contemporanea; mondi fertili e ispiranti, centro di aggiornate espressioni tecno-culturali, laboratori interdisciplinari di idee dove elaborare conoscenze e visualizzare “Città Nuove” per il Ventunesimo secolo; progetti che ampliano le forme dell’abitare, ponendo lo sguardo sul futuro della città, in un periodo che sembra evidenziare in più modi la crisi dell’esperienza urbana; mondi paralleli, forse esito di un mondo reale che “non basta più”. Città effimere in rete da abitare non con il corpo ma con la mente, esito di originali ibridazioni tra scienza e arte, tecnologia e umanesimo, locale e globale, in continuità con alcuni caratteri storici del pensiero “Made in Italy”. Un modus vivendi trasversale, ecosistemi intrinsecamente mediatici che sembrano prediligere il “riciclaggio estetico”; Virtual City o social network in cui allestire ulteriori luoghi abitabili attraverso avatar, dove far nascere comunità, ampliare relazioni e spazi condivisi, compiere azioni, recepire informazioni, elaborare idee. Le immagini sono state tratte da: M. Unali, Atlante dell’Abitare Virtuale, Gangemi, Roma 2014; https://www.instagram.com/atlasofvirtualcity/
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