Lo scritto riflette su una recente sentenza della Corte costituzionale (23 gennaio 2019, n. 20) che, tra l’altro, ha fatto applicazione del principio di proporzionalità per bilanciare, in tema di obblighi di pubblicazione, le contrapposte esigenze di trasparenza e riservatezza. Il giudice delle leggi, con la sentenza indicata, ha dichiarato l’illegittimità costituzionale dell’art. 14, comma 1-bis, lett. f) del d.lgs. n. 33 del 2013 nella parte in cui tale disposizione obbligava le pubbliche amministrazioni a pubblicare on line i dati personali sul reddito e sul patrimonio dei dirigenti pubblici diversi da quelli che ricoprono incarichi apicali. Tale decisione viene, quindi, presa in considerazione dall’ANAC (delibera n. 586 del 26 giugno 2019) per individuare le categorie di dirigenti cui riferire l’obbligo di pubblicazione dei dati reddituali e patrimoniali. Il saggio evidenzia che è in atto un’ennesima riforma degli obblighi di pubblicazione dei dati relativi ai dirigenti amministrativi, posto che è intervenuto il d.l. 30 dicembre 2019, n. 162, convertito, con modificazioni, nella legge 28 febbraio 2020, n. 8 (in vigore dal 1° marzo 2020). In quest’ultimo intervento legislativo all’art. 1, comma 7, si prevede l’adozione, entro il 30 dicembre 2020, di un regolamento che, alla luce della sentenza della Consulta n. 20/2019, stabilisca la graduazione degli obblighi di pubblicazione in relazione al ruolo, alle responsabilità e alla carica ricoperta dai dirigenti.

La trasparenza amministrativa tra principi costituzionali e valori dell’ordinamento europeo: a margine di una recente sentenza della Corte costituzionale (n. 20/2019)

Vera Fanti
2020-01-01

Abstract

Lo scritto riflette su una recente sentenza della Corte costituzionale (23 gennaio 2019, n. 20) che, tra l’altro, ha fatto applicazione del principio di proporzionalità per bilanciare, in tema di obblighi di pubblicazione, le contrapposte esigenze di trasparenza e riservatezza. Il giudice delle leggi, con la sentenza indicata, ha dichiarato l’illegittimità costituzionale dell’art. 14, comma 1-bis, lett. f) del d.lgs. n. 33 del 2013 nella parte in cui tale disposizione obbligava le pubbliche amministrazioni a pubblicare on line i dati personali sul reddito e sul patrimonio dei dirigenti pubblici diversi da quelli che ricoprono incarichi apicali. Tale decisione viene, quindi, presa in considerazione dall’ANAC (delibera n. 586 del 26 giugno 2019) per individuare le categorie di dirigenti cui riferire l’obbligo di pubblicazione dei dati reddituali e patrimoniali. Il saggio evidenzia che è in atto un’ennesima riforma degli obblighi di pubblicazione dei dati relativi ai dirigenti amministrativi, posto che è intervenuto il d.l. 30 dicembre 2019, n. 162, convertito, con modificazioni, nella legge 28 febbraio 2020, n. 8 (in vigore dal 1° marzo 2020). In quest’ultimo intervento legislativo all’art. 1, comma 7, si prevede l’adozione, entro il 30 dicembre 2020, di un regolamento che, alla luce della sentenza della Consulta n. 20/2019, stabilisca la graduazione degli obblighi di pubblicazione in relazione al ruolo, alle responsabilità e alla carica ricoperta dai dirigenti.
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