Il contributo prende in esame la risoluzione del contratto di fornitura di contenuti e servizi digitali, mettendo in luce, in chiave critica e nella prospettiva del «giusto rimedio», le differenze di disciplina – a potenziamento delle tutele del consumatore e in deroga alla rigida gerarchia rimediale che ispira in chiave conservativa la normativa di settore – tra l’ipotesi nella quale la fornitura avvenga dietro il pagamento di un prezzo e il diverso «caso» nel quale il consumatore «paghi» il professionista mediante i propri dati personali. Emersa con forza la questione – che permea l’intero Capo I bis c. cons. – relativa alla tutela dei dati personali del consumatore e, in particolare, dei dati da quest’ultimo forniti al momento della conclusione del contratto, ovvero generati o creati nel corso e in occasione della fornitura, viene quindi esaminata la portata del raccordo normativo tra le disposizioni della dir. 2019/770/UE e quelle del Regolamento generale sulla protezione dei dati (GDPR) e evidenziata l’opportunità della regolamentazione di quegli aspetti che costituiscono le nuove sfide poste dal mercato digitale e dall’intensificarsi del fenomeno della commercializzazione dei dati personali.
La risoluzione del contratto di fornitura di contenuti e servizi digitali nella prospettiva del «giusto rimedio»
Sara de Lucia
2023-01-01
Abstract
Il contributo prende in esame la risoluzione del contratto di fornitura di contenuti e servizi digitali, mettendo in luce, in chiave critica e nella prospettiva del «giusto rimedio», le differenze di disciplina – a potenziamento delle tutele del consumatore e in deroga alla rigida gerarchia rimediale che ispira in chiave conservativa la normativa di settore – tra l’ipotesi nella quale la fornitura avvenga dietro il pagamento di un prezzo e il diverso «caso» nel quale il consumatore «paghi» il professionista mediante i propri dati personali. Emersa con forza la questione – che permea l’intero Capo I bis c. cons. – relativa alla tutela dei dati personali del consumatore e, in particolare, dei dati da quest’ultimo forniti al momento della conclusione del contratto, ovvero generati o creati nel corso e in occasione della fornitura, viene quindi esaminata la portata del raccordo normativo tra le disposizioni della dir. 2019/770/UE e quelle del Regolamento generale sulla protezione dei dati (GDPR) e evidenziata l’opportunità della regolamentazione di quegli aspetti che costituiscono le nuove sfide poste dal mercato digitale e dall’intensificarsi del fenomeno della commercializzazione dei dati personali.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.