Il concetto di “eccesso” – che prevede implicitamente una consapevolezza di quale sia la misura e la dismisura di riferimento (i limiti) – è stato in vario modo elaborato nella storia della rappresentazione architettonica, assumendo nel tempo diversi significati, preziosi sensori della cultura, della società, delle tecnologie e delle estetiche del periodo di cui sono testimonianza. In particolare, l’immagine dell’eccesso sembra assumere sempre più un ruolo destabilizzante nella cultura progettuale contemporanea, dove il continuo bombardamento visivo e massmediatico della società globale e la sempre più facile possibilità di produrre rappresentazioni può rendere confusi sia i creatori sia gli osservatori. Il concetto di eccesso, da strumento di controllo e verifica della misura e/o dismisura della rappresentazione (come atto comunicativo), rischia di diventare il medium conformativo di contenuti e prodotti, pensiero culturale globale che può connotare semanticamente le idee progettuali e l’estetica della raffigurazione. Inoltre, tali tendenze sembrano trovare oggi un ulteriore perfetto habitat in quelli che possiamo definire ‘algoritmi dell’eccesso’, ovvero le applicazioni dell’IA generativa. Il saggio propone una riflessione su alcuni aspetti svolti dal concetto di eccesso nella rappresentazione architettonica contemporanea, tratteggiando le principali parole chiave che sembrano emergere dalle infinite opere interdisciplinari che contraddistinguono il fenomeno.
La rappresentazione dell’eccesso al tempo dell’IA: fra misura e dismisura / The representation of excess in the age of AI: between measure and out of measure.
Maurizio Unali;Giovanni Caffio
2024-01-01
Abstract
Il concetto di “eccesso” – che prevede implicitamente una consapevolezza di quale sia la misura e la dismisura di riferimento (i limiti) – è stato in vario modo elaborato nella storia della rappresentazione architettonica, assumendo nel tempo diversi significati, preziosi sensori della cultura, della società, delle tecnologie e delle estetiche del periodo di cui sono testimonianza. In particolare, l’immagine dell’eccesso sembra assumere sempre più un ruolo destabilizzante nella cultura progettuale contemporanea, dove il continuo bombardamento visivo e massmediatico della società globale e la sempre più facile possibilità di produrre rappresentazioni può rendere confusi sia i creatori sia gli osservatori. Il concetto di eccesso, da strumento di controllo e verifica della misura e/o dismisura della rappresentazione (come atto comunicativo), rischia di diventare il medium conformativo di contenuti e prodotti, pensiero culturale globale che può connotare semanticamente le idee progettuali e l’estetica della raffigurazione. Inoltre, tali tendenze sembrano trovare oggi un ulteriore perfetto habitat in quelli che possiamo definire ‘algoritmi dell’eccesso’, ovvero le applicazioni dell’IA generativa. Il saggio propone una riflessione su alcuni aspetti svolti dal concetto di eccesso nella rappresentazione architettonica contemporanea, tratteggiando le principali parole chiave che sembrano emergere dalle infinite opere interdisciplinari che contraddistinguono il fenomeno.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.