Il contributo è focalizzato sullo studio di una piazza teatrale "secondaria" dello spettacolo italiano dal periodo post-unitario fino al secondo conflitto bellico. L’indagine si basa sull'analisi dei carteggi tra attori, impresari e rappresentanti della Deputazione teatrale del Teatro Marrucino di Chieti conservati nell’archivio storico comunale della città abruzzese. Nonostante la preferenza della piazza teatina per gli spettacoli lirici, dopo l'Unità d'Italia il cartellone del Teatro accolse alcuni dei più importanti interpreti della scena nazionale: da Alamanno Morelli a Adelaide Ristori, da Giacinta Pezzana a Eleonora Duse, da Memo Benassi a Totò. All'interesse delle formazioni teatrali per la piazza teatina, favorito dall'ottima collocazione di Chieti lungo le vie di comunicazione che collegavano il Nord con il Sud del paese, il Mare Tirreno con il Mare Adriatico, spesso non corrispose una lungimirante gestione impresariale delle stagioni teatrali.
La prosa nella piazza ‘camomilla’. Attori e attrici al Marrucino di Chieti (1861-1941)
spinelli
2024-01-01
Abstract
Il contributo è focalizzato sullo studio di una piazza teatrale "secondaria" dello spettacolo italiano dal periodo post-unitario fino al secondo conflitto bellico. L’indagine si basa sull'analisi dei carteggi tra attori, impresari e rappresentanti della Deputazione teatrale del Teatro Marrucino di Chieti conservati nell’archivio storico comunale della città abruzzese. Nonostante la preferenza della piazza teatina per gli spettacoli lirici, dopo l'Unità d'Italia il cartellone del Teatro accolse alcuni dei più importanti interpreti della scena nazionale: da Alamanno Morelli a Adelaide Ristori, da Giacinta Pezzana a Eleonora Duse, da Memo Benassi a Totò. All'interesse delle formazioni teatrali per la piazza teatina, favorito dall'ottima collocazione di Chieti lungo le vie di comunicazione che collegavano il Nord con il Sud del paese, il Mare Tirreno con il Mare Adriatico, spesso non corrispose una lungimirante gestione impresariale delle stagioni teatrali.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.


