Il saggio affronta il tema della validità della donazione di cosa altrui, spesso negata in dottrina e giurisprudenza, specie nella sua versione «patologica». Tale orientamento non sembra del tutto persuasivo nella prospettiva della necessità di abbandonare approcci formalistici nella scelta del rimedio negoziale e di modulare il medesimo in relazione ai concreti interessi da tutelare. Lo stesso corpus normativo dedicato alla donazione offrirebbe all’interprete, una volta ricostruito il profilo funzionale del negozio al riparo da suggestioni «soggettivistiche» evocate dall’animus donandi, la possibilità di individuare un rimedio diverso, che realizzi il massimo della tutela dell’interesse leso con il minor sacrificio delle ragioni del donatario, il cui affidamento è comunque meritevole di protezione.
La donazione (patologica) di cosa altrui
Marco Tanzillo
2019-01-01
Abstract
Il saggio affronta il tema della validità della donazione di cosa altrui, spesso negata in dottrina e giurisprudenza, specie nella sua versione «patologica». Tale orientamento non sembra del tutto persuasivo nella prospettiva della necessità di abbandonare approcci formalistici nella scelta del rimedio negoziale e di modulare il medesimo in relazione ai concreti interessi da tutelare. Lo stesso corpus normativo dedicato alla donazione offrirebbe all’interprete, una volta ricostruito il profilo funzionale del negozio al riparo da suggestioni «soggettivistiche» evocate dall’animus donandi, la possibilità di individuare un rimedio diverso, che realizzi il massimo della tutela dell’interesse leso con il minor sacrificio delle ragioni del donatario, il cui affidamento è comunque meritevole di protezione.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
11 La donazione (patologica) di cosa altrui.pdf
Solo gestori archivio
Dimensione
283.48 kB
Formato
Adobe PDF
|
283.48 kB | Adobe PDF | Visualizza/Apri Richiedi una copia |
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.