Introduzione: gli Arresti Cardiaci condividono diverse caratteristi-che: alto stress, alta complessità, bassa frequenza. Una leadership efficace nella rianimazione cardiopolmonare è riconosciuta come fattore che influenza positivamente le prestazioni. Durante una rianimazione cardiopolmonare (RCP), le prestazioni tecniche del team sono legate alle abilità non tecniche del Team Leader.Obiettivo: indagare sulle dinamiche relazionali all’interno del Team, valutando la percezione che gli infermieri italiani hanno delle abilità non tecniche.Materiali e Metodi: studio pilota, effettuato mediante la sommi-nistrazione in forma cartacea dello strumento validato. “Chase Cardiac Arrest Leadership Survey”. Sono stati inclusi gli infermieri afferenti alle unità operative di 118, Pronto Soccorso, Cardiologia, Unità di terapia Intensiva Coronarica e Rianimazione.Risultati: sono stati ritenuti validi 195 questionari. Il 40.8% del cam-pione ha evidenziato lacune nella comunicazione e gestione dell’e-mergenza (gestione del team e dei ruoli, carente leadership, cattiva comunicazione e mancanza di de briefing). Il 47.7% espone la man-cata assegnazione dei ruoli prima dell’evento. Il 68.7% degli infermieri afferma di saper e poter sovrintendere alle manovre rianimatorie. Non sussiste una differenza di genere nella percezione o esercizio di leadership. Il 76% dei professionisti ha dichiarato di non aver mai visto o utilizzato un format dedicato alla documentazione dell’assistenza erogata in caso di arresto cardiaco.Discussione: da questo studio emerge la presenza di evidenti lacune esistenti all’interno del team che influiscono sull’aderenza delle ma-novre stesse alle linee guida. È importante rimarcare la mancanza di uno strumento di registrazione degli atti sanitari eseguiti durante una rianimazione cardiopolmonare. Lo studio mostra che l’esecuzione del de-briefing in Italia non è sistematica e che comunque, la parte-cipazione a questa valutazione da parte dei professionisti intervistati non è metodica.Conclusione: gli infermieri italiani si ritengono pronti anche ad eser-citare una leadership sul team preposto alla rianimazione cardio-pol-monare, tuttavia vi è una forte richiesta di un percorso di training specifico e continuo
The nurse’s perception of the no-technical skills during Cardiopulmonary Resuscitation: a pilot study
Giancarlo Cicolini;Carlo Della Pelle
2019-01-01
Abstract
Introduzione: gli Arresti Cardiaci condividono diverse caratteristi-che: alto stress, alta complessità, bassa frequenza. Una leadership efficace nella rianimazione cardiopolmonare è riconosciuta come fattore che influenza positivamente le prestazioni. Durante una rianimazione cardiopolmonare (RCP), le prestazioni tecniche del team sono legate alle abilità non tecniche del Team Leader.Obiettivo: indagare sulle dinamiche relazionali all’interno del Team, valutando la percezione che gli infermieri italiani hanno delle abilità non tecniche.Materiali e Metodi: studio pilota, effettuato mediante la sommi-nistrazione in forma cartacea dello strumento validato. “Chase Cardiac Arrest Leadership Survey”. Sono stati inclusi gli infermieri afferenti alle unità operative di 118, Pronto Soccorso, Cardiologia, Unità di terapia Intensiva Coronarica e Rianimazione.Risultati: sono stati ritenuti validi 195 questionari. Il 40.8% del cam-pione ha evidenziato lacune nella comunicazione e gestione dell’e-mergenza (gestione del team e dei ruoli, carente leadership, cattiva comunicazione e mancanza di de briefing). Il 47.7% espone la man-cata assegnazione dei ruoli prima dell’evento. Il 68.7% degli infermieri afferma di saper e poter sovrintendere alle manovre rianimatorie. Non sussiste una differenza di genere nella percezione o esercizio di leadership. Il 76% dei professionisti ha dichiarato di non aver mai visto o utilizzato un format dedicato alla documentazione dell’assistenza erogata in caso di arresto cardiaco.Discussione: da questo studio emerge la presenza di evidenti lacune esistenti all’interno del team che influiscono sull’aderenza delle ma-novre stesse alle linee guida. È importante rimarcare la mancanza di uno strumento di registrazione degli atti sanitari eseguiti durante una rianimazione cardiopolmonare. Lo studio mostra che l’esecuzione del de-briefing in Italia non è sistematica e che comunque, la parte-cipazione a questa valutazione da parte dei professionisti intervistati non è metodica.Conclusione: gli infermieri italiani si ritengono pronti anche ad eser-citare una leadership sul team preposto alla rianimazione cardio-pol-monare, tuttavia vi è una forte richiesta di un percorso di training specifico e continuoFile | Dimensione | Formato | |
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