Introduzione: l’esposizione ai liquidi biologici rimane un importante fattore di rischio di incidenti occupazionali tra gli operatori sanitari. Lo studio indaga le percezioni, le conoscenze e le potenziali barriere legate alla segnalazione degli incidenti da esposizione occupazionale. Metodo: lo studio trasversale (luglio 2013-febbraio 2014) ha previsto la somministrazione di un questionario agli operatori sanitari, presso cinque ospedali italiani. Risultati: il 67.16% del campione è preoccupato di sviluppare un’infezione al lavoro, soprattutto da HCV (35.57%). Il 39.09% conosce il tasso di rischio da trasmissione da HIV, il 39.51% non conosce quello correlato al rischio di contrarre infezioni da HCV ed il 34.81% da HBV. Il 78.90% è consapevole circa la profilassi post-esposizione da HIV. Molti riconoscono l’importanza della segnalazione (97.53%), ma solo il 21.84% ha riportato tutti gli incidenti avvenuti durante gli anni di servizio. La principale barriera alla segnalazione è ritenere a basso rischio di contagio la fonte con cui si è venuti a contatto (13.11%). Conclusioni: il carente livello di conoscenza dei rischi legati al contagio e l’inadeguata segnalazione e gestione degli incidenti, potrebbero sensibilizzare le aziende sanitarie ad implementare interventi educativi mirati ad aumentare le conoscenze della tematica. Utile avviare un programma di sorveglianza degli incidenti su tutto il territorio nazionale. Introduction: exposure to biological fluids, remains a relevant risk factor to occupational incidents among healthcare workers. This study investigates perceptions, knowledge concerning occupational exposure and barriers involved in incident reporting by healthcare personnel. Methods: a cross-sectional survey was conducted from July 2013 to February 2014. Healthcare workers employed in five Italian Hospitals filled a validated questionnaire. Results: 67.16% of respondents worry about developing a viral infection at work, in particular HCV (35.57%). Only 39.09% know the risk of HIV transmission, while 39.51% and 34.81% of responders do not know the risk of HCV and HBV, respectively. 78.90% of respondents are aware of HIV post-exposure prophylaxis, 97.53% of them recognize the importance of all body fluid exposure incidents reporting, but only 21.84% report all their exposure incidents. The main barrier for not reporting incident is believing source to be low risk (13.11%). Conclusions: low healthcare worker’s knowledge of occupational exposure to blood-borne viruses and inadequate reporting and management of incidents could sensitize Healthcare Agencies to implement educational programs tailored to improve knowledge on this topic. It could be interesting to develop a surveillance system of occupational exposure in Italy

LE ESPOSIZIONI ACCIDENTALI AI LIQUIDI BIOLOGICI: ANALISI DELLE PERCEZIONI, DEL GRADO DI CONOSCENZA DEL RISCHIO E DELLA MANCATA SEGNALAZIONE TRA GLI OPERATORI SANITARI [Biohazard exposure among healthcare workers: analysis of perceptions, risk knowledge and barriers in reporting accidents]

Cicolini G
2014-01-01

Abstract

Introduzione: l’esposizione ai liquidi biologici rimane un importante fattore di rischio di incidenti occupazionali tra gli operatori sanitari. Lo studio indaga le percezioni, le conoscenze e le potenziali barriere legate alla segnalazione degli incidenti da esposizione occupazionale. Metodo: lo studio trasversale (luglio 2013-febbraio 2014) ha previsto la somministrazione di un questionario agli operatori sanitari, presso cinque ospedali italiani. Risultati: il 67.16% del campione è preoccupato di sviluppare un’infezione al lavoro, soprattutto da HCV (35.57%). Il 39.09% conosce il tasso di rischio da trasmissione da HIV, il 39.51% non conosce quello correlato al rischio di contrarre infezioni da HCV ed il 34.81% da HBV. Il 78.90% è consapevole circa la profilassi post-esposizione da HIV. Molti riconoscono l’importanza della segnalazione (97.53%), ma solo il 21.84% ha riportato tutti gli incidenti avvenuti durante gli anni di servizio. La principale barriera alla segnalazione è ritenere a basso rischio di contagio la fonte con cui si è venuti a contatto (13.11%). Conclusioni: il carente livello di conoscenza dei rischi legati al contagio e l’inadeguata segnalazione e gestione degli incidenti, potrebbero sensibilizzare le aziende sanitarie ad implementare interventi educativi mirati ad aumentare le conoscenze della tematica. Utile avviare un programma di sorveglianza degli incidenti su tutto il territorio nazionale. Introduction: exposure to biological fluids, remains a relevant risk factor to occupational incidents among healthcare workers. This study investigates perceptions, knowledge concerning occupational exposure and barriers involved in incident reporting by healthcare personnel. Methods: a cross-sectional survey was conducted from July 2013 to February 2014. Healthcare workers employed in five Italian Hospitals filled a validated questionnaire. Results: 67.16% of respondents worry about developing a viral infection at work, in particular HCV (35.57%). Only 39.09% know the risk of HIV transmission, while 39.51% and 34.81% of responders do not know the risk of HCV and HBV, respectively. 78.90% of respondents are aware of HIV post-exposure prophylaxis, 97.53% of them recognize the importance of all body fluid exposure incidents reporting, but only 21.84% report all their exposure incidents. The main barrier for not reporting incident is believing source to be low risk (13.11%). Conclusions: low healthcare worker’s knowledge of occupational exposure to blood-borne viruses and inadequate reporting and management of incidents could sensitize Healthcare Agencies to implement educational programs tailored to improve knowledge on this topic. It could be interesting to develop a surveillance system of occupational exposure in Italy
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