Introduzione Il sistema della formazione in Sanità è correlato ai recenti cambiamenti organizzativi e legislativi che hanno interessato, negli ultimi anni, la professione infermieristica. La formazione assume un ruolo strategico nella gestione del cambiamento attraverso lo sviluppo di competenze stabili nel tempo1. In ambito ospedaliero, l’area dell’emergenza-urgenza necessita di interventi formativi specifici che interessano sia i professionisti dell’area dell’emergenza, sia gli operatori che lavorano in altri settings clinici. La progettualità pedagogica deve essere indirizzata alla contestualizzazione della formazione attraverso la valorizzazione delle esperienze cliniche e del bagaglio di competenze possedute dai singoli professionisti2. In questo contesto, un’attenta analisi dei bisogni formativi quale prima fase della progettazione formativa, è in grado di delineare la variabilità del fabbisogno di formazione correlato alla gestione delle emergenze intraospedaliere. Lo scopo della presente indagine è quello di determinare i bisogni formativi degli infermieri in merito alla gestione delle emergenze-urgenze, attraverso metodologie specifiche di rilevazione dei bisogni individuali e di contesto.Metodi L’analisi dei bisogni formativi è stata realizzata nel periodo compreso tra settembre e dicembre2012 mediante somministrazione di un questionario autocompilato composto da 12 item a risposta multipla posti su scala Likert a 4 punti (1=poco interessato; 4=moltissimo interessato) e di Focus group rivolto al personale infermieristico del Dipartimento di Emergenza. Inoltre, sono stati effettuati focus group rivolti al personale infermieristico afferente a tutti i Dipartimenti dell’Azienda Ospedaliero Universitaria Ospedali Riuniti Umberto I, G.M. Lancisi, G. Salesi di Ancona, al fine di individuare le principali criticità correlate alla gestione delle emergenze - urgenze intraospedaliere migliorabili attraverso interventi formativi.Risultati All’interno del Dipartimento di Emergenza hanno riposto all’indagine 81 infermieri su 154 contattati (53.2%). La maggior parte dei partecipanti manifesta un bisogno di formazione molto forte nei confronti della segnalazione di eventi avversi (n=56, 69.1%) e del rischio di infezione dei cateteri venosi centrali (n=55, 67.9%). La seconda priorità formativa emersa, riguarda le competenze di ricerca (n=54, 66.7%)ed implementazione delle linee guida (n=53, 65.4%). L’analisi qualitativa delle tematiche emerse dai focus group ha evidenziato che la principale criticità nella pratica quotidiana riguarda l’interazione tra professionisti nella gestione delle crisi durante gli interventi d’emergenza. Dai focus group realizzati con gli infermieri afferenti ai diversi Dipartimenti Aziendali, sono state delineate due principali aree tematiche che interessano le criticità nella pratica quotidiana: la gestione del paziente critico e la collaborazione con i medici rianimatori coinvolti nell’emergenza intraospedaliera.Discussione I risultati dell’indagine sottolineano l’importanza dei focus group come metodologia pedagogica per l’analisi dei bisogni educativi. Il ripensamento della formazione, a partire da questa prima fase della progettazione formativa, deve essere finalizzata al miglioramento della qualità assistenziale e della collaborazione tra tutte le figure professionali che gestiscono situazioni di emergenzaurgenza. Un’attenta analisi dei bisogni formativi può, quindi, favorire la progettazione di interventi educativi basati sulle reali esigenze dei professionisti nei singoli contesti clinici. Bibliografia 1 Scaffidi MR, Garrino L, Curti T. & Basso AM. (2008) L’analisi dei bisogni formativi dei coordinatori infermieristici: descrizione di un’esperienza partecipata. Management Infermieristico, 14(3): 5-12. 2 Zaccaro F. & Ligorio MB. (2001) Progettare la formazione. Roma: Carrocci.
ANALISI DEI BISOGNI FORMATIVI DEGLI INFERMIERI DELL’AREA DELL’EMERGENZA: RISULTATI DI UNA RICERCA QUALI-QUANTITATIVA
Cicolini G
2013-01-01
Abstract
Introduzione Il sistema della formazione in Sanità è correlato ai recenti cambiamenti organizzativi e legislativi che hanno interessato, negli ultimi anni, la professione infermieristica. La formazione assume un ruolo strategico nella gestione del cambiamento attraverso lo sviluppo di competenze stabili nel tempo1. In ambito ospedaliero, l’area dell’emergenza-urgenza necessita di interventi formativi specifici che interessano sia i professionisti dell’area dell’emergenza, sia gli operatori che lavorano in altri settings clinici. La progettualità pedagogica deve essere indirizzata alla contestualizzazione della formazione attraverso la valorizzazione delle esperienze cliniche e del bagaglio di competenze possedute dai singoli professionisti2. In questo contesto, un’attenta analisi dei bisogni formativi quale prima fase della progettazione formativa, è in grado di delineare la variabilità del fabbisogno di formazione correlato alla gestione delle emergenze intraospedaliere. Lo scopo della presente indagine è quello di determinare i bisogni formativi degli infermieri in merito alla gestione delle emergenze-urgenze, attraverso metodologie specifiche di rilevazione dei bisogni individuali e di contesto.Metodi L’analisi dei bisogni formativi è stata realizzata nel periodo compreso tra settembre e dicembre2012 mediante somministrazione di un questionario autocompilato composto da 12 item a risposta multipla posti su scala Likert a 4 punti (1=poco interessato; 4=moltissimo interessato) e di Focus group rivolto al personale infermieristico del Dipartimento di Emergenza. Inoltre, sono stati effettuati focus group rivolti al personale infermieristico afferente a tutti i Dipartimenti dell’Azienda Ospedaliero Universitaria Ospedali Riuniti Umberto I, G.M. Lancisi, G. Salesi di Ancona, al fine di individuare le principali criticità correlate alla gestione delle emergenze - urgenze intraospedaliere migliorabili attraverso interventi formativi.Risultati All’interno del Dipartimento di Emergenza hanno riposto all’indagine 81 infermieri su 154 contattati (53.2%). La maggior parte dei partecipanti manifesta un bisogno di formazione molto forte nei confronti della segnalazione di eventi avversi (n=56, 69.1%) e del rischio di infezione dei cateteri venosi centrali (n=55, 67.9%). La seconda priorità formativa emersa, riguarda le competenze di ricerca (n=54, 66.7%)ed implementazione delle linee guida (n=53, 65.4%). L’analisi qualitativa delle tematiche emerse dai focus group ha evidenziato che la principale criticità nella pratica quotidiana riguarda l’interazione tra professionisti nella gestione delle crisi durante gli interventi d’emergenza. Dai focus group realizzati con gli infermieri afferenti ai diversi Dipartimenti Aziendali, sono state delineate due principali aree tematiche che interessano le criticità nella pratica quotidiana: la gestione del paziente critico e la collaborazione con i medici rianimatori coinvolti nell’emergenza intraospedaliera.Discussione I risultati dell’indagine sottolineano l’importanza dei focus group come metodologia pedagogica per l’analisi dei bisogni educativi. Il ripensamento della formazione, a partire da questa prima fase della progettazione formativa, deve essere finalizzata al miglioramento della qualità assistenziale e della collaborazione tra tutte le figure professionali che gestiscono situazioni di emergenzaurgenza. Un’attenta analisi dei bisogni formativi può, quindi, favorire la progettazione di interventi educativi basati sulle reali esigenze dei professionisti nei singoli contesti clinici. Bibliografia 1 Scaffidi MR, Garrino L, Curti T. & Basso AM. (2008) L’analisi dei bisogni formativi dei coordinatori infermieristici: descrizione di un’esperienza partecipata. Management Infermieristico, 14(3): 5-12. 2 Zaccaro F. & Ligorio MB. (2001) Progettare la formazione. Roma: Carrocci.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.