Obiettivo del contributo è delineare la prima fase del piano di protezione per le biblioteche, oggi comunemente indicato come piano di emergenza, predisposto prima del secondo conflitto mondiale. A partire dalle circolari diramate dalla Direzione generale delle accademie e biblioteche del ministero dell’Educazione nazionale e dalle Soprintendenze bibliografiche, sono ripercorsi gli eventi che indussero alla programmazione e alla realizzazione delle operazioni di trasferimento e di ricovero del materiale librario più prezioso nei numerosi rifugi scelti sul territorio nazionale prima e durante la guerra. Attenzione è stata data ad Alfonso Gallo, per il ruolo avuto nella fase iniziale dell’organizzazione del piano di protezione delle biblioteche, e perché l’Istituto di patologia del libro − da lui fondato nel 1938 − raccolse la documentazione fotografica delle operazioni di movimentazione presso i ricoveri e dei beni danneggiati dalla guerra. Il contributo vuole sottolineare l’impegno esemplare dell’Italia nella conservazione e tutela del patrimonio culturale avviatosi nell’urgenza delle circostanze belliche.

Italia, Seconda guerra mondiale: la costituzione del piano per la protezione del patrimonio librario

Flavia Bruni
;
2022-01-01

Abstract

Obiettivo del contributo è delineare la prima fase del piano di protezione per le biblioteche, oggi comunemente indicato come piano di emergenza, predisposto prima del secondo conflitto mondiale. A partire dalle circolari diramate dalla Direzione generale delle accademie e biblioteche del ministero dell’Educazione nazionale e dalle Soprintendenze bibliografiche, sono ripercorsi gli eventi che indussero alla programmazione e alla realizzazione delle operazioni di trasferimento e di ricovero del materiale librario più prezioso nei numerosi rifugi scelti sul territorio nazionale prima e durante la guerra. Attenzione è stata data ad Alfonso Gallo, per il ruolo avuto nella fase iniziale dell’organizzazione del piano di protezione delle biblioteche, e perché l’Istituto di patologia del libro − da lui fondato nel 1938 − raccolse la documentazione fotografica delle operazioni di movimentazione presso i ricoveri e dei beni danneggiati dalla guerra. Il contributo vuole sottolineare l’impegno esemplare dell’Italia nella conservazione e tutela del patrimonio culturale avviatosi nell’urgenza delle circostanze belliche.
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