La Chieti di fine Cinquecento apre le porte a numerosi stranieri provenienti dal nord, in particolare mercanti e ricchi uomini d'affari, ma anche a idee, merci e oggetti d'arte. Promotori indiscussi dell'ingresso di numerosi dipinti veneziani nelle chiese cittadine sono le famiglie nobili, sia locali come i Valignano, sia straniere come i bresciani Tauldino, due casi di studio del presente lavoro. Queste committenze testimoniano come Chieti e l'Abruzzo siano protagonisti di un dialogo diretto e continuo di narura culturale, commerciale e artistica con la Repubblica di Venezia.

Sulla rotta di Ponente: committenti e committenze artistiche tra Venezia e Chieti a fine Cinquecento

Laura Palombaro
2024-01-01

Abstract

La Chieti di fine Cinquecento apre le porte a numerosi stranieri provenienti dal nord, in particolare mercanti e ricchi uomini d'affari, ma anche a idee, merci e oggetti d'arte. Promotori indiscussi dell'ingresso di numerosi dipinti veneziani nelle chiese cittadine sono le famiglie nobili, sia locali come i Valignano, sia straniere come i bresciani Tauldino, due casi di studio del presente lavoro. Queste committenze testimoniano come Chieti e l'Abruzzo siano protagonisti di un dialogo diretto e continuo di narura culturale, commerciale e artistica con la Repubblica di Venezia.
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