Il contributo si pone l’obiettivo di verificare le dimensioni congetturali, metriche e qualitative, degli affreschi rinascimentali realizzati da Andrea Delitio nella Cattedrale di Atri. La lettura dei dipinti da un punto di vista diverso rispetto a quello più consueto della critica d’arte, attraverso gli strumenti della rappresentazione grafica, hanno permesso di indagare lo spazio architettonico reale e dipinto, rivelan- do regole e incongruenze contenute nel disegno, nell’impianto prospettico degli affreschi. Analizzare lo spazio scenico di un ciclo pittorico non è solo una questione di misura, di proporzioni, di rilevamento delle superfici che esso avvolge, benché questi dati siano importanti per comprendere l’organizzazione e il percorso visuale pensato dall’autore, entrano in gioco una serie di fattori da considerare per cogliere il superamento della dimensione fisica tracciata nel disegno, nella narrazione prospettica. Le sinopie celate nell’opera svelano i percorsi culturali, i tracciati visivi, gli espedienti pro- spettici che permettono di percepire la costruzione dell’immagine e i suoi significati, la trasposizione delle superfici dipinte in estensioni tridimensionali che oltrepassano lo spazio fisico delle pareti. Le illusioni dello spazio scenico, le tante dismisure riscontrate non compromettono le valenze del ciclo pittorico e del suo autore che è cosciente delle regole della prospettiva e della percezione, ma le adotta con un linguaggio fantasioso ibridato tra tradizione medioevale e nuovo gusto rinascimentale. The contribution aims to verify the conjectural, metric and qualitative dimensions of the Renaissance frescoes painted by Andrea Delitio in the Cathedral of Atri. The reading of the paintings from a different point of view than the more usual one of art criticism, through the tools of graphic representation, allowed to investigate the real and painted architectural space, revealing rules and inconsistencies contained in the design, perspective layout of the frescoes. Analyzing the scenic space of a pictorial cycle is not only a matter of measurement, proportions, sur- veying the surfaces it envelops, although these data are important to understand the organization and visual path conceived by the author, a number of factors come into play that must be considered in or- der to grasp the overcoming of the physical dimension traced in the drawing, in the perspective narra- tive. The sinopites concealed in the work reveal the cultural paths, the visual tracings, the perspectival devices that allow us to perceive the construction of the image and its meanings, the transposition of the painted surfaces into three-dimensional extensions that transcend the physical space of the walls. The illusions of the scenic space, the many disproportions found do not compromise the values of the pictorial cycle and its author who is aware of the rules of perspective and perception, but adopts them with an imaginative language hybridized between medieval tradition and new Renaissance taste.

Le dimensioni dello spazio pictum negli affreschi di Andrea Delitio

CATERINA PALESTINI
2024-01-01

Abstract

Il contributo si pone l’obiettivo di verificare le dimensioni congetturali, metriche e qualitative, degli affreschi rinascimentali realizzati da Andrea Delitio nella Cattedrale di Atri. La lettura dei dipinti da un punto di vista diverso rispetto a quello più consueto della critica d’arte, attraverso gli strumenti della rappresentazione grafica, hanno permesso di indagare lo spazio architettonico reale e dipinto, rivelan- do regole e incongruenze contenute nel disegno, nell’impianto prospettico degli affreschi. Analizzare lo spazio scenico di un ciclo pittorico non è solo una questione di misura, di proporzioni, di rilevamento delle superfici che esso avvolge, benché questi dati siano importanti per comprendere l’organizzazione e il percorso visuale pensato dall’autore, entrano in gioco una serie di fattori da considerare per cogliere il superamento della dimensione fisica tracciata nel disegno, nella narrazione prospettica. Le sinopie celate nell’opera svelano i percorsi culturali, i tracciati visivi, gli espedienti pro- spettici che permettono di percepire la costruzione dell’immagine e i suoi significati, la trasposizione delle superfici dipinte in estensioni tridimensionali che oltrepassano lo spazio fisico delle pareti. Le illusioni dello spazio scenico, le tante dismisure riscontrate non compromettono le valenze del ciclo pittorico e del suo autore che è cosciente delle regole della prospettiva e della percezione, ma le adotta con un linguaggio fantasioso ibridato tra tradizione medioevale e nuovo gusto rinascimentale. The contribution aims to verify the conjectural, metric and qualitative dimensions of the Renaissance frescoes painted by Andrea Delitio in the Cathedral of Atri. The reading of the paintings from a different point of view than the more usual one of art criticism, through the tools of graphic representation, allowed to investigate the real and painted architectural space, revealing rules and inconsistencies contained in the design, perspective layout of the frescoes. Analyzing the scenic space of a pictorial cycle is not only a matter of measurement, proportions, sur- veying the surfaces it envelops, although these data are important to understand the organization and visual path conceived by the author, a number of factors come into play that must be considered in or- der to grasp the overcoming of the physical dimension traced in the drawing, in the perspective narra- tive. The sinopites concealed in the work reveal the cultural paths, the visual tracings, the perspectival devices that allow us to perceive the construction of the image and its meanings, the transposition of the painted surfaces into three-dimensional extensions that transcend the physical space of the walls. The illusions of the scenic space, the many disproportions found do not compromise the values of the pictorial cycle and its author who is aware of the rules of perspective and perception, but adopts them with an imaginative language hybridized between medieval tradition and new Renaissance taste.
2024
9788835166948
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