Questo articolo si occupa di tre manoscritti provenienti da un'area dell'Italia centrale corrispondente all'estremità meridionale dell'impero carolingio, Chieti e il suo distretto, che finora è stato poco indagata dal punto di vista paleografico. Il manoscritto più antico è Karlsruhe, Badische Landesbibliothek, Aug. perg. CCXXIX, originario di un monastero identificato con S. Stefano in Lucana, nel sud dell'attuale provincia di Chieti; gli altri due, rispettivamente Reg. lat. 1997 e Vat. lat. 7701, sono attribuibili alla cattedrale di Chieti. La storia dei codici, le loro caratteristiche paleografiche e codicologiche, così come quelle testuali e persino decorative, concorrono a indicare una vivacità culturale finora inosservata in quest'area, alimentata da forti relazioni con alcuni dei principali centri culturali dell'Europa carolingia, quali l'abbazia di Reichenau e l'episcopato di Metz.
Manoscritti di età carolingia a Chieti e nel suo territorio
Carlo Tedeschi
2024-01-01
Abstract
Questo articolo si occupa di tre manoscritti provenienti da un'area dell'Italia centrale corrispondente all'estremità meridionale dell'impero carolingio, Chieti e il suo distretto, che finora è stato poco indagata dal punto di vista paleografico. Il manoscritto più antico è Karlsruhe, Badische Landesbibliothek, Aug. perg. CCXXIX, originario di un monastero identificato con S. Stefano in Lucana, nel sud dell'attuale provincia di Chieti; gli altri due, rispettivamente Reg. lat. 1997 e Vat. lat. 7701, sono attribuibili alla cattedrale di Chieti. La storia dei codici, le loro caratteristiche paleografiche e codicologiche, così come quelle testuali e persino decorative, concorrono a indicare una vivacità culturale finora inosservata in quest'area, alimentata da forti relazioni con alcuni dei principali centri culturali dell'Europa carolingia, quali l'abbazia di Reichenau e l'episcopato di Metz.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.