Lo studio rappresenta in sintesi la seconda parte di due momenti formativi di un progetto sulla dispersione scolastica che si sta svolgendo all’interno di alcuni istituti comprensivi, inseriti in quartieri a rischio sociale della città di Taranto. Gli esiti della prima parte, che ha descritto i momenti salienti di una ricerca-formazione con i docenti di alcune di queste scuole, sono stati presentati negli atti del convegno della Siped “La formazione degli insegnanti: problemi, prospettive e proposte per una scuola di qualità e aperta a tutti e tutte”. Poiché tra il fenomeno della dispersione scolastica, la relazione tra docenti e studenti e lo sviluppo di alcune competenze non cognitive vi è correlazione, così come evidenziato nella prima parte di questi due interventi formativi, nella seconda parte di questa esperienza formativa, è stata fatta la scelta di coinvolgere 17 alunni di una classe terza, in un lavoro educativo orientato allo sviluppo di pratiche inclusive di contrasto alla dispersione scolastica. Il coinvolgimento in tali pratiche, soprattutto se estremamente immersivo, infatti, può favorire lo sviluppo di competenze relative al carattere e alla personalità, e, allo stesso tempo promuovere uno stile di vita in classe orientato all’inclusione e la costruzione di contesti di lavoro educativo più vivibili e sostenibili
Pratiche inclusive contro la dispersione scolastica per esplorare il potenziale inclusivo di alcune competenze non cognitive
Giuseppe Liverano
2023-01-01
Abstract
Lo studio rappresenta in sintesi la seconda parte di due momenti formativi di un progetto sulla dispersione scolastica che si sta svolgendo all’interno di alcuni istituti comprensivi, inseriti in quartieri a rischio sociale della città di Taranto. Gli esiti della prima parte, che ha descritto i momenti salienti di una ricerca-formazione con i docenti di alcune di queste scuole, sono stati presentati negli atti del convegno della Siped “La formazione degli insegnanti: problemi, prospettive e proposte per una scuola di qualità e aperta a tutti e tutte”. Poiché tra il fenomeno della dispersione scolastica, la relazione tra docenti e studenti e lo sviluppo di alcune competenze non cognitive vi è correlazione, così come evidenziato nella prima parte di questi due interventi formativi, nella seconda parte di questa esperienza formativa, è stata fatta la scelta di coinvolgere 17 alunni di una classe terza, in un lavoro educativo orientato allo sviluppo di pratiche inclusive di contrasto alla dispersione scolastica. Il coinvolgimento in tali pratiche, soprattutto se estremamente immersivo, infatti, può favorire lo sviluppo di competenze relative al carattere e alla personalità, e, allo stesso tempo promuovere uno stile di vita in classe orientato all’inclusione e la costruzione di contesti di lavoro educativo più vivibili e sostenibiliI documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.