Nascita, generatività, cura parentale, cura educativa, genitorialità, famiglia, sono le parole chiave da cui ho scelto di partire per la mia riflessione in chiave pedagogica di un complesso universo che tradizionalmente è sempre stato affrontato dal punto di vista innanzitutto medico, scientifico e successivamente psicologico, antropologico, sociologico mentre la riflessione pedagogica è sempre rimasta tendenzialmente ai margini. Così come marginali sono sempre state considerate un po’ tutte le figure parentali, inclusa quella paterna, come se la categoria della nascita, appartenesse esclusivamente alla donna. Partendo da tale riflessione, si avverte la necessità di esplorare una nuova “ermeneutica della nascita” in quanto il processo generativo non può e non deve essere ridotto ad una pura funzione riproduttiva che attiene esclusivamente alla sfera femminile e considerato soltanto dal punto di vista naturale, biologico e della medicalizzazione, quanto piuttosto valorizzato dal punto di vista pedagogico e delle relazioni umane, sociali e culturali. Tale esplorazione sarà condotta anche prestando ascolto alle narrazioni di alcune donne e di alcuni uomini che sono stati protagonisti diretti di tale esperienza con la finalità di mettere in luce gli elementi di cura pedagogica e politico-culturale che emergono dall’essere e dall’agire della maternità e della paternità.
La nascita allo specchio: tra corporeità, narrazioni e memoria autobiografica. Un approccio pedagogico
Maddalena S.
2024-01-01
Abstract
Nascita, generatività, cura parentale, cura educativa, genitorialità, famiglia, sono le parole chiave da cui ho scelto di partire per la mia riflessione in chiave pedagogica di un complesso universo che tradizionalmente è sempre stato affrontato dal punto di vista innanzitutto medico, scientifico e successivamente psicologico, antropologico, sociologico mentre la riflessione pedagogica è sempre rimasta tendenzialmente ai margini. Così come marginali sono sempre state considerate un po’ tutte le figure parentali, inclusa quella paterna, come se la categoria della nascita, appartenesse esclusivamente alla donna. Partendo da tale riflessione, si avverte la necessità di esplorare una nuova “ermeneutica della nascita” in quanto il processo generativo non può e non deve essere ridotto ad una pura funzione riproduttiva che attiene esclusivamente alla sfera femminile e considerato soltanto dal punto di vista naturale, biologico e della medicalizzazione, quanto piuttosto valorizzato dal punto di vista pedagogico e delle relazioni umane, sociali e culturali. Tale esplorazione sarà condotta anche prestando ascolto alle narrazioni di alcune donne e di alcuni uomini che sono stati protagonisti diretti di tale esperienza con la finalità di mettere in luce gli elementi di cura pedagogica e politico-culturale che emergono dall’essere e dall’agire della maternità e della paternità.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.