Il contributo intende analizzare Se una notte d’inverno un viaggiatore come prodotto della stagione senile di Calvino, cominciata programmaticamente con il trasferimento a Parigi del 1967. In particolare, nel romanzo si può riconoscere la divaricazione tra convenzioni artistiche e soggettività dell’autore, innescata dall’approssimarsi della morte, su cui Adorno fondava il concetto di stile tardo. Si cercherà di mostrare come lo spreco formale del romanzo senza self, virtuosistico e barocco, rispecchi in realtà l’etica del difficile del suo autore, per il quale ogni cosa, uomini e libri, va giustificata all’interno di un progetto fatto di «scelte volontarie» e di «rinunce attive».
Il libro dello spreco. Sullo "stile tardo" di Italo Calvino
Savio, Davide
2020-01-01
Abstract
Il contributo intende analizzare Se una notte d’inverno un viaggiatore come prodotto della stagione senile di Calvino, cominciata programmaticamente con il trasferimento a Parigi del 1967. In particolare, nel romanzo si può riconoscere la divaricazione tra convenzioni artistiche e soggettività dell’autore, innescata dall’approssimarsi della morte, su cui Adorno fondava il concetto di stile tardo. Si cercherà di mostrare come lo spreco formale del romanzo senza self, virtuosistico e barocco, rispecchi in realtà l’etica del difficile del suo autore, per il quale ogni cosa, uomini e libri, va giustificata all’interno di un progetto fatto di «scelte volontarie» e di «rinunce attive».I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.