Il 25 settembre del 1951, Italo Calvino invia a Enzo Noè Girardi una lettera tuttora inedita, oggi conservata nel Fondo Girardi, presso la Biblioteca d’Ateneo dell’Università Cattolica di Milano. Il breve testo, che commenta due articoli di Girardi intorno a Cesare Pavese, pubblicati quello stesso anno su «Vita e Pensiero», consente di indagare il modo in cui Calvino e la casa editrice Einaudi hanno costruito e tutelato la memoria dello scrittore scomparso, nonché il dialogo instaurato dallo stesso Calvino con gli intellettuali del mondo cattolico, in particolare durante la sua collaborazione con la rivista «Cultura e realtà».

Tirarsi su le brache da soli. Calvino, Pavese e una lettera inedita a Enzo Noè Girardi (1951)

Savio, Davide
2021-01-01

Abstract

Il 25 settembre del 1951, Italo Calvino invia a Enzo Noè Girardi una lettera tuttora inedita, oggi conservata nel Fondo Girardi, presso la Biblioteca d’Ateneo dell’Università Cattolica di Milano. Il breve testo, che commenta due articoli di Girardi intorno a Cesare Pavese, pubblicati quello stesso anno su «Vita e Pensiero», consente di indagare il modo in cui Calvino e la casa editrice Einaudi hanno costruito e tutelato la memoria dello scrittore scomparso, nonché il dialogo instaurato dallo stesso Calvino con gli intellettuali del mondo cattolico, in particolare durante la sua collaborazione con la rivista «Cultura e realtà».
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