Leopardi elegge a principio compositivo, ed estetico, la dissimulazione: una dissimulazione filosofica, strutturale, mimetica, che mescola le carte, evita le conclusioni, apre a mondi possibili, elude le certezze e la logica apparente. Le Operette morali sono infatti progettate e composte all’insegna della destabilizzazione rispetto all’attesa; e in molte di esse la dichiarata rinuncia alla dissimulazione dell’infelicità esistenziale coincide con la dissimulazione effettiva del sentimento, in particolare dell’amore e dell’amicizia. Il che ne fa un testo di evidente attualità, in quanto interamente impostato in un’ottica spiazzante, a tratti distopica.
La dissimulazione (del sentimento) nelle Operette morali
Antonella Del gatto
2024-01-01
Abstract
Leopardi elegge a principio compositivo, ed estetico, la dissimulazione: una dissimulazione filosofica, strutturale, mimetica, che mescola le carte, evita le conclusioni, apre a mondi possibili, elude le certezze e la logica apparente. Le Operette morali sono infatti progettate e composte all’insegna della destabilizzazione rispetto all’attesa; e in molte di esse la dichiarata rinuncia alla dissimulazione dell’infelicità esistenziale coincide con la dissimulazione effettiva del sentimento, in particolare dell’amore e dell’amicizia. Il che ne fa un testo di evidente attualità, in quanto interamente impostato in un’ottica spiazzante, a tratti distopica.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.


