Le prime due raccolte a stampa del poeta iracheno Muẓaffar al-Nawwāb (1934-2022), circolate prevalentemente in forma orale, sono interamente redatte nel dialetto del sud dell’Iraq, non nel suo nativo di Baghdad, per una deliberata scelta dell’autore di incarnare istanze politiche e sociali, e contengono un gran numero di elegie per bocca di personaggi femminili. Questo contributo presenta un’analisi di alcuni testi fra i più significativi della sua produzione in vernacolo, mettendone in luce la discontinuità con gli autori iracheni della stagione precedente, e rintracciandovi, al contempo, i segni dell’eredità della tradizione elegiaca arcaica. Il risultato è la scoperta di una coerente poetica di reinvenzione di una lingua madre letteraria, dalla nitida prospettiva politica.
La poesia vernacolare di Muẓaffar al-Nawwāb: l’innovazione modernista attraverso la poetica della lingua madre
Fatima Sai
2024-01-01
Abstract
Le prime due raccolte a stampa del poeta iracheno Muẓaffar al-Nawwāb (1934-2022), circolate prevalentemente in forma orale, sono interamente redatte nel dialetto del sud dell’Iraq, non nel suo nativo di Baghdad, per una deliberata scelta dell’autore di incarnare istanze politiche e sociali, e contengono un gran numero di elegie per bocca di personaggi femminili. Questo contributo presenta un’analisi di alcuni testi fra i più significativi della sua produzione in vernacolo, mettendone in luce la discontinuità con gli autori iracheni della stagione precedente, e rintracciandovi, al contempo, i segni dell’eredità della tradizione elegiaca arcaica. Il risultato è la scoperta di una coerente poetica di reinvenzione di una lingua madre letteraria, dalla nitida prospettiva politica.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.


