Questo contributo si prefigge di verificare se la strategia che le istituzioni euro-unitarie hanno predisposto nel piano d’azione per la democrazia europea - basato principalmente sul Regolamento Europeo relativo alla trasparenza e al targeting della pubblicità politica e sul Regolamento Europeo sulla libertà dei media - sia in grado di garantire la genuinità del voto ed il pluralismo informativo, ponendosi quale antidoto a strumenti di innovazione tecnologica estremamente manipolativi che rischiano di inficiare il processo di formazione del consenso democratico ed acuire, sino a renderla insanabile, la preesistente frattura fra elettorato e partiti politici.
La regolazione dello spazio informativo disintermediato dinanzi alla progressiva avanzata della ”synthetic media technology” in tempo di tornate elettorali.
Anna Licastro
Primo
2024-01-01
Abstract
Questo contributo si prefigge di verificare se la strategia che le istituzioni euro-unitarie hanno predisposto nel piano d’azione per la democrazia europea - basato principalmente sul Regolamento Europeo relativo alla trasparenza e al targeting della pubblicità politica e sul Regolamento Europeo sulla libertà dei media - sia in grado di garantire la genuinità del voto ed il pluralismo informativo, ponendosi quale antidoto a strumenti di innovazione tecnologica estremamente manipolativi che rischiano di inficiare il processo di formazione del consenso democratico ed acuire, sino a renderla insanabile, la preesistente frattura fra elettorato e partiti politici.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.