Questo articolo presenta il trattatello grammaticale de litteris syllaba accentibus, finora inedito, riportato ai ff. 42v-46v del ms. Oxford, Bodleian Library, Add. C. 144 (sec. XI), corredato di apparato critico e commento. La compilazione, basata su una sintesi di varie fonti tardoantiche concernenti l’alfabeto latino e le sue caratteristiche, è trasmesso da altri due testimoni piú tardi: il Vat. Lat. 1493 (seconda metà del sec. XV), in cui il testo è trasmesso integralmente, e il Laur. Conv. Soppr. 428 (tardo sec. XV), che ne reca un pesante rimaneggiamento. Numerosi errori congiuntivi provano la dipendenza del Vaticano dal Bodleiano, probabilmente attraverso un esemplare non identificato; a sua volta il Laurenziano, nonostante la ridotta estensione del testo e l’incisiva destrutturazione operata, si dimostra apografo del Vaticano. Inoltre, il manoscritto oxoniense manifesta in piú punti affinità con il Par. Lat. 7530, fondamentale testimone dell’opera di Servio.

La compilazione de litteris, syllaba et accentibus del Bodleianus Add. C. 144, testimone di Servio e Ps.-Sergio

Alessandro Gelsumini
2024-01-01

Abstract

Questo articolo presenta il trattatello grammaticale de litteris syllaba accentibus, finora inedito, riportato ai ff. 42v-46v del ms. Oxford, Bodleian Library, Add. C. 144 (sec. XI), corredato di apparato critico e commento. La compilazione, basata su una sintesi di varie fonti tardoantiche concernenti l’alfabeto latino e le sue caratteristiche, è trasmesso da altri due testimoni piú tardi: il Vat. Lat. 1493 (seconda metà del sec. XV), in cui il testo è trasmesso integralmente, e il Laur. Conv. Soppr. 428 (tardo sec. XV), che ne reca un pesante rimaneggiamento. Numerosi errori congiuntivi provano la dipendenza del Vaticano dal Bodleiano, probabilmente attraverso un esemplare non identificato; a sua volta il Laurenziano, nonostante la ridotta estensione del testo e l’incisiva destrutturazione operata, si dimostra apografo del Vaticano. Inoltre, il manoscritto oxoniense manifesta in piú punti affinità con il Par. Lat. 7530, fondamentale testimone dell’opera di Servio.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11564/859403
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