Over the course of the 20th century, the Italian academic system underwent significant changes, both in terms of structure and in relation to its role in the country’s cultural, pedagogical, political, economic and social processes. In fact, a pivotal issue in the debate on the modernisation of the higher education system has been the definition of the mission of universities. Drawing upon a relevant contribution by the President of the Fascist Confederation of Industrialists, Giuseppe Volpi di Misurata, which was published in 1940 in the journal «Gli Annali della Università italiana», this paper aims to reconstruct the most important steps that have led Italian universities to favour integrating the “knowledge” dimension with that of “technique” and, therefore, to rethink their structure in order to promote a concrete correspondence between the “traditional” goals of higher education, local needs and universities’ impact on communities’ civil and socio-economic development. / Nel corso del Novecento il sistema accademico italiano ha subìto un significativo mutamento sia dal punto di vista strutturale, sia in relazione al suo coinvolgimento nei più ampi processi culturali, pedagogici, politici, economici e sociali del Paese. Di fatto, una delle questioni nodali che ha profondamente animato il dibattitto attorno alla modernizzazione del sistema d’istruzione superiore è stata quella della definizione della mission universitaria. A partire da un efficace contributo pubblicato nel 1940 dal Presidente della Confederazione fascista degli Industriali, Giuseppe Volpi di Misurata, su «Gli Annali della Università italiana», il presente contributo si propone di ricostruire i passaggi più significativi che hanno portato l’Università italiana a favorire l’integrazione della dimensione della “conoscenza” con quella della “tecnica” e, dunque, a ripensare la sua funzione scientifica, intellettuale e culturale al fine di promuovere una concreta corrispondenza tra obiettivi “tradizionali”, esigenze territoriali e impatto nello sviluppo civile e socio-economico delle comunità.

“La necessità e la possibilità di portare gli studi fino alla concretezza della realtà”. L’evoluzione della mission universitaria italiana e l’integrazione tra scienza e tecnica

Montecchiani, Sofia
2025-01-01

Abstract

Over the course of the 20th century, the Italian academic system underwent significant changes, both in terms of structure and in relation to its role in the country’s cultural, pedagogical, political, economic and social processes. In fact, a pivotal issue in the debate on the modernisation of the higher education system has been the definition of the mission of universities. Drawing upon a relevant contribution by the President of the Fascist Confederation of Industrialists, Giuseppe Volpi di Misurata, which was published in 1940 in the journal «Gli Annali della Università italiana», this paper aims to reconstruct the most important steps that have led Italian universities to favour integrating the “knowledge” dimension with that of “technique” and, therefore, to rethink their structure in order to promote a concrete correspondence between the “traditional” goals of higher education, local needs and universities’ impact on communities’ civil and socio-economic development. / Nel corso del Novecento il sistema accademico italiano ha subìto un significativo mutamento sia dal punto di vista strutturale, sia in relazione al suo coinvolgimento nei più ampi processi culturali, pedagogici, politici, economici e sociali del Paese. Di fatto, una delle questioni nodali che ha profondamente animato il dibattitto attorno alla modernizzazione del sistema d’istruzione superiore è stata quella della definizione della mission universitaria. A partire da un efficace contributo pubblicato nel 1940 dal Presidente della Confederazione fascista degli Industriali, Giuseppe Volpi di Misurata, su «Gli Annali della Università italiana», il presente contributo si propone di ricostruire i passaggi più significativi che hanno portato l’Università italiana a favorire l’integrazione della dimensione della “conoscenza” con quella della “tecnica” e, dunque, a ripensare la sua funzione scientifica, intellettuale e culturale al fine di promuovere una concreta corrispondenza tra obiettivi “tradizionali”, esigenze territoriali e impatto nello sviluppo civile e socio-economico delle comunità.
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