Remo Fasani si dimostra, con la sua opera poetica, un nietzscheano malgré lui e malgrado le profonde differenze di pensiero col filosofo tedesco. Come Nietzsche, anch’egli vuole individuare una sorta di «accesso segreto al sapere» attraverso la poesia, trovando il coraggio di specchiarsi nel reale, senza maschere e dissimulazioni. Scoprire lo spirito del mondo, immergersi in esso e naufragare nel mare incantato della solitudine, perdersi nel gioco di luci e ombre offerto dal paesaggio: può farlo soltanto chi unisce poesia e filosofia. L’attimo è il tempo perfetto di questa conoscenza, la dimensione ideale della poesia: il punto della nascita, il punto della morte, il punto della rivelazione fulminea, geniale, prima della sistemazione memoriale e narrativa.
Sulle orme nietzscheane di Remo Fasani, poeta della luce
Antonella Del Gatto
In corso di stampa
Abstract
Remo Fasani si dimostra, con la sua opera poetica, un nietzscheano malgré lui e malgrado le profonde differenze di pensiero col filosofo tedesco. Come Nietzsche, anch’egli vuole individuare una sorta di «accesso segreto al sapere» attraverso la poesia, trovando il coraggio di specchiarsi nel reale, senza maschere e dissimulazioni. Scoprire lo spirito del mondo, immergersi in esso e naufragare nel mare incantato della solitudine, perdersi nel gioco di luci e ombre offerto dal paesaggio: può farlo soltanto chi unisce poesia e filosofia. L’attimo è il tempo perfetto di questa conoscenza, la dimensione ideale della poesia: il punto della nascita, il punto della morte, il punto della rivelazione fulminea, geniale, prima della sistemazione memoriale e narrativa.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.


