1. Considerazioni introduttive sulla nozione di “crisi d’impresa” e sui fini dell’indagine. - 2. La dimensione collettiva degli interessi coinvolti nella crisi d’impresa ed il ruolo delle parti sociali. Dall’inderogabilità unilaterale della fase del c.d. “garantismo forte” alla tecnica del rinvio legale alla fonte negoziale del “diritto dell’emergenza”. - 3. Il rinvio legale ad una “gestione collettiva” della crisi d’impresa. - 4. La sospensione dal lavoro nell’impresa in crisi e le misure per la garanzia del reddito previste dalla legge: l’istituto della Cassa Integrazione Guadagni. - 5. Autonomia collettiva e CIG: il ruolo delle parti sociali nella procedura per la concessione del beneficio. - 6. (segue) il ruolo delle parti sociali nella individuazione dei lavoratori da sospendere. - 7. (segue) l’obbligo di comunicazione dei criteri adottati nella scelta dei lavoratori da sospendere. - 8. La “gestione collettiva” delle eccedenze di personale nella legge 23 luglio 1991, n. 223. - 9. La “gestione collettiva” delle eccedenze di personale nella legge 23 luglio 1991, n. 223: (segue) la selezione dei lavoratori da licenziare. - 10. (segue) l’obbligo di comunicazione alle rappresentanze sindacali quale condizione di legittimità del provvedimento di espulsione. - 11. Gli ulteriori strumenti messi a disposizione dell’autonomia collettiva a sostegno del reddito e dell’occupazione dell’impresa in crisi: il contratto di solidarietà interna, l’anticipazione del pensionamento. - 12. Brevi osservazioni sul quadro normativo delineato dalla legge 23 luglio 1991, n. 223. - 13. Crisi d’impresa e ruolo gestionale delle parti sociali nella legislazione successiva alla riforma. Il distacco “collettivo” e gli ulteriori interventi a sostegno del reddito e dell’occupazione. - 14. Brevi note sulla funzione gestionale-derogatoria degli accordi collettivi conclusi in caso di trasferimento d’azienda in crisi o soggetta a procedure concorsuali. - 15. Gli strumenti convenzionali usati dall’autonomia collettiva per gestire la crisi d’impresa nelle aree lasciate scoperte dalla legge. - 16. Le prime esperienze di “welfare negoziato” nei settori esclusi dagli ammortizzatori sociali di origine legale. - 17. Fattori di criticità del sistema legale ed esigenza di estendere ed accrescere il ruolo regolativo delle parti sociali. – 18. Le iniziative governative e le proposte delle forze politiche e sindacali per una riforma strutturale del sistema degli ammortizzatori sociali: verso una ulteriore valorizzazione del ruolo dell’autonomia collettiva. - 19. Carenza di risorse finanziarie per riformare il sistema e tendenza del legislatore a proseguire con interventi a carattere contingente e temporaneo. La “miniriforma” degli ammortizzatori sociali operata dal D.L. 5 ottobre 2004, n. 249 e gli sviluppi annunciati - 20. Osservazioni conclusive. – 21. Bilateralità e nuove prospettive per il sindacato.
Sull'autonomia collettiva nelle crisi d'impresa
SCIOTTI, Rossella
2005-01-01
Abstract
1. Considerazioni introduttive sulla nozione di “crisi d’impresa” e sui fini dell’indagine. - 2. La dimensione collettiva degli interessi coinvolti nella crisi d’impresa ed il ruolo delle parti sociali. Dall’inderogabilità unilaterale della fase del c.d. “garantismo forte” alla tecnica del rinvio legale alla fonte negoziale del “diritto dell’emergenza”. - 3. Il rinvio legale ad una “gestione collettiva” della crisi d’impresa. - 4. La sospensione dal lavoro nell’impresa in crisi e le misure per la garanzia del reddito previste dalla legge: l’istituto della Cassa Integrazione Guadagni. - 5. Autonomia collettiva e CIG: il ruolo delle parti sociali nella procedura per la concessione del beneficio. - 6. (segue) il ruolo delle parti sociali nella individuazione dei lavoratori da sospendere. - 7. (segue) l’obbligo di comunicazione dei criteri adottati nella scelta dei lavoratori da sospendere. - 8. La “gestione collettiva” delle eccedenze di personale nella legge 23 luglio 1991, n. 223. - 9. La “gestione collettiva” delle eccedenze di personale nella legge 23 luglio 1991, n. 223: (segue) la selezione dei lavoratori da licenziare. - 10. (segue) l’obbligo di comunicazione alle rappresentanze sindacali quale condizione di legittimità del provvedimento di espulsione. - 11. Gli ulteriori strumenti messi a disposizione dell’autonomia collettiva a sostegno del reddito e dell’occupazione dell’impresa in crisi: il contratto di solidarietà interna, l’anticipazione del pensionamento. - 12. Brevi osservazioni sul quadro normativo delineato dalla legge 23 luglio 1991, n. 223. - 13. Crisi d’impresa e ruolo gestionale delle parti sociali nella legislazione successiva alla riforma. Il distacco “collettivo” e gli ulteriori interventi a sostegno del reddito e dell’occupazione. - 14. Brevi note sulla funzione gestionale-derogatoria degli accordi collettivi conclusi in caso di trasferimento d’azienda in crisi o soggetta a procedure concorsuali. - 15. Gli strumenti convenzionali usati dall’autonomia collettiva per gestire la crisi d’impresa nelle aree lasciate scoperte dalla legge. - 16. Le prime esperienze di “welfare negoziato” nei settori esclusi dagli ammortizzatori sociali di origine legale. - 17. Fattori di criticità del sistema legale ed esigenza di estendere ed accrescere il ruolo regolativo delle parti sociali. – 18. Le iniziative governative e le proposte delle forze politiche e sindacali per una riforma strutturale del sistema degli ammortizzatori sociali: verso una ulteriore valorizzazione del ruolo dell’autonomia collettiva. - 19. Carenza di risorse finanziarie per riformare il sistema e tendenza del legislatore a proseguire con interventi a carattere contingente e temporaneo. La “miniriforma” degli ammortizzatori sociali operata dal D.L. 5 ottobre 2004, n. 249 e gli sviluppi annunciati - 20. Osservazioni conclusive. – 21. Bilateralità e nuove prospettive per il sindacato.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.