Gli ascessi epidurali spinali rappresentano una sfida diagnostica nella pratica clinica. Le attuali tecniche diagnostiche e le nuove modalità di trattamento hanno migliorato notevolmente la prognosi, nonostante la mortalità e la morbidità rimangano comunque ancora alte.  Casistiche recenti mostrano che 1/3 dei pazienti non ha un outcome favorevole e che solo nel 15% dei pazienti non vi è ritardo nella diagnosi. Le manifestazioni cliniche più frequenti alla presentazione sono il dolore rachideo, la febbre, spasmi della muscolatura paravertebrale, limitata motilità vertebrale, parestesie; il deficit neurologico può variare da monoradicolopatia (12% - 47%) a lesioni midollari complete (5%- 25%).Tuttavia segni clinici, durata dei sintomi e velocità del deterioramento neurologico sono estremamente variabili e non sempre presenti. Gli indici di flogosi ematici sono generalmente elevati ma non specifici. La RMN con gadolinio è la tecnica diagnostica più sensibile e specifica ma a volte non è diagnostica all’esordio clinico. La storia anamnestica del paziente, aspetti clinici e eppropriate indagini diagnostiche possono contribuire a ridurre i tempi di diagnosi

Ascessi epidurali spinali : report di due casi e review della letteratura.

BUONAGUIDI, Roberto
2012-01-01

Abstract

Gli ascessi epidurali spinali rappresentano una sfida diagnostica nella pratica clinica. Le attuali tecniche diagnostiche e le nuove modalità di trattamento hanno migliorato notevolmente la prognosi, nonostante la mortalità e la morbidità rimangano comunque ancora alte.  Casistiche recenti mostrano che 1/3 dei pazienti non ha un outcome favorevole e che solo nel 15% dei pazienti non vi è ritardo nella diagnosi. Le manifestazioni cliniche più frequenti alla presentazione sono il dolore rachideo, la febbre, spasmi della muscolatura paravertebrale, limitata motilità vertebrale, parestesie; il deficit neurologico può variare da monoradicolopatia (12% - 47%) a lesioni midollari complete (5%- 25%).Tuttavia segni clinici, durata dei sintomi e velocità del deterioramento neurologico sono estremamente variabili e non sempre presenti. Gli indici di flogosi ematici sono generalmente elevati ma non specifici. La RMN con gadolinio è la tecnica diagnostica più sensibile e specifica ma a volte non è diagnostica all’esordio clinico. La storia anamnestica del paziente, aspetti clinici e eppropriate indagini diagnostiche possono contribuire a ridurre i tempi di diagnosi
2012
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