In ambito educazionale e formativo, è ormai noto come il problema della compren- sione dei processi di insegnamento-apprendimento necessiti di un approccio olistico alla persona, che consenta di indagare la complessità e le specificità dell’essere umano. Già Aristotele, nella Metafisica, mette in evidenza come gli uomini abbiano iniziato a provare amore per la sapienza e per la conoscenza, a causa della meraviglia e dello stupore di fronte alle difficoltà di conoscere i più svariati fenomeni che osservavano intorno a sé (Metafisica I, 2, 982b, 12). Nel tempo, però, il tema dell’apprendimento è stato affrontato e sviscerato da una moltitudine di approcci (filosofici, pedagogici, neurologici, sociologici,...) che hanno determinato una parcellizzazione ed un’ec- cessiva specializzazione della conoscenza in materia, ma l’idea che accomuna questa moltitudine di ricerche settoriali è da ricercare nella natura propria dell’essere umano di soddisfazione di bisogni. L’apprendimento si realizza, infatti, come appagamento di un bisogno di conoscenza che cerca soddisfacimento e, come tale, nasce dalla motiva- zione alla scoperta. La scuola, nella sua funzione di agenzia educativa e formativa, ha il dovere di progettare e programmare percorsi di insegnamento-apprendimento che sollecitino la motivazione ad apprendere e che sviluppino ed incrementino la creatività, attraverso la promozione di forme di pensiero divergente nell’analisi dei fenomeni reali che circondano l’individuo e nella ricerca di soluzioni conoscitive della stessa realtà. In questo contesto la Statistica assurge ad un ruolo fondamentale, che è quello di essere garante di un approccio interdisciplinare alla conoscenza dei fenomeni reali, attraver- so la promozione di forme di indagine scientifica caratterizzate da una forte valenza motivazionale e da un approccio investigativo mirato alla conoscenza e alla soluzione di problemi concreti.

MOTIVAZIONE, APPRENDIMENTO E VALUTAZIONE NELLA SCUOLA SECONDARIA DI II GRADO: IL CASO DELLE OLIMPIADI NAZIONALI DI STATISTICA

DI BATTISTA, Tonio;CECCATELLI, CRISTIANA
2013-01-01

Abstract

In ambito educazionale e formativo, è ormai noto come il problema della compren- sione dei processi di insegnamento-apprendimento necessiti di un approccio olistico alla persona, che consenta di indagare la complessità e le specificità dell’essere umano. Già Aristotele, nella Metafisica, mette in evidenza come gli uomini abbiano iniziato a provare amore per la sapienza e per la conoscenza, a causa della meraviglia e dello stupore di fronte alle difficoltà di conoscere i più svariati fenomeni che osservavano intorno a sé (Metafisica I, 2, 982b, 12). Nel tempo, però, il tema dell’apprendimento è stato affrontato e sviscerato da una moltitudine di approcci (filosofici, pedagogici, neurologici, sociologici,...) che hanno determinato una parcellizzazione ed un’ec- cessiva specializzazione della conoscenza in materia, ma l’idea che accomuna questa moltitudine di ricerche settoriali è da ricercare nella natura propria dell’essere umano di soddisfazione di bisogni. L’apprendimento si realizza, infatti, come appagamento di un bisogno di conoscenza che cerca soddisfacimento e, come tale, nasce dalla motiva- zione alla scoperta. La scuola, nella sua funzione di agenzia educativa e formativa, ha il dovere di progettare e programmare percorsi di insegnamento-apprendimento che sollecitino la motivazione ad apprendere e che sviluppino ed incrementino la creatività, attraverso la promozione di forme di pensiero divergente nell’analisi dei fenomeni reali che circondano l’individuo e nella ricerca di soluzioni conoscitive della stessa realtà. In questo contesto la Statistica assurge ad un ruolo fondamentale, che è quello di essere garante di un approccio interdisciplinare alla conoscenza dei fenomeni reali, attraver- so la promozione di forme di indagine scientifica caratterizzate da una forte valenza motivazionale e da un approccio investigativo mirato alla conoscenza e alla soluzione di problemi concreti.
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