La componente aromatica volatile di un vino è fondamentale per il controllo della qualità merceologica. Dal 2006 anno in cui l’unione europea ha consentito l’uso di frammenti legnosi per conferire aromi ai vini, questa pratica, già in uso illegalmente in passato, ha trovato grande diffusione nella enologia a livello mondiale, soprattutto in relazione ai costi che nei materiali legnosi (chips) commerciali è di circa 10 volte minore rispetto alla barrique. La legislazione in materia autorizza l’impiego di taluni “coadiuvanti tecnologici”nei vini da tavola a patto che il trattamento enologico venga annotato sui registri di cantina con il risultato che il consumatore medio, non ha possibilità di dibattere sulla veridicità delle informazioni riportate in etichetta. Lo scopo di questo studio sperimentale ha il duplice scopo di discriminare vini trattati con trucioli di legno ed altri vini fatti affinare in barriques di diversa provenienza e di verificare la presenze di sostanze volatili indesiderate o non ammesse. La tecnica di campionamento della frazione volatile e la determinazione analitica sono state condotte con un sistema on line DHS-GC-MS . Questa tecnica ha consentito di identificare un numero rilevante di componenti dell’aroma del vino, ed in particolare alcuni composti furanici che permettono di classificare- raggruppare i campioni in funzione della tipologia di vino/trattamento .
Analisi dei composti volatili di vini conservati in legno e con materiali legnosi
CICHELLI, Angelo;PATTARA, CLAUDIO
2011-01-01
Abstract
La componente aromatica volatile di un vino è fondamentale per il controllo della qualità merceologica. Dal 2006 anno in cui l’unione europea ha consentito l’uso di frammenti legnosi per conferire aromi ai vini, questa pratica, già in uso illegalmente in passato, ha trovato grande diffusione nella enologia a livello mondiale, soprattutto in relazione ai costi che nei materiali legnosi (chips) commerciali è di circa 10 volte minore rispetto alla barrique. La legislazione in materia autorizza l’impiego di taluni “coadiuvanti tecnologici”nei vini da tavola a patto che il trattamento enologico venga annotato sui registri di cantina con il risultato che il consumatore medio, non ha possibilità di dibattere sulla veridicità delle informazioni riportate in etichetta. Lo scopo di questo studio sperimentale ha il duplice scopo di discriminare vini trattati con trucioli di legno ed altri vini fatti affinare in barriques di diversa provenienza e di verificare la presenze di sostanze volatili indesiderate o non ammesse. La tecnica di campionamento della frazione volatile e la determinazione analitica sono state condotte con un sistema on line DHS-GC-MS . Questa tecnica ha consentito di identificare un numero rilevante di componenti dell’aroma del vino, ed in particolare alcuni composti furanici che permettono di classificare- raggruppare i campioni in funzione della tipologia di vino/trattamento .I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.