La patologia diabetica rappresenta un’importante problematica, soprattutto nelle fasce d’età più avanzate. La sua prevalenza è in costante aumento specie tra gli anziani (65-84 anni) e i “grandi anziani” (≥ 85). A differenza delle complicanze croniche, quelle acute sono state poco in dagate come possibile causa di ricovero nell’anziano. Scopo dello studio è stato quello di analizzare i ricoveri per complicanze acute del diabete in pazienti con età maggiore o uguale a 85 anni in confronto a quelli d’età compresa tra 65 e 84 anni, nel periodo 2006-2015 nella regione Abruzzo. Materiali e metodi In questo studio, sono state valutate le Schede di Dimissione Ospedaliera (SDO) dei pazienti anziani (età ≥ 65) diabetici, identificati mediante codici ICD9-CM di malattia diabetica (250.X), ricoverati negli ospedali abruzzesi, tra il 2006 e il 2015. Sono state incluse solo le SDO che presentavano, in diagnosi principale o secondaria, i codici ICD9-CM di una delle complicanze acute della patologia: chetoacidosi diabetica (250.1), coma iperosmolare (250.2), shock ipoglicemico (250.8), coma ipoglicemico iatrogeno (251.0) e altri tipi di coma (250.3). Il rischio di complicanze acute del diabete tra le due fasce di età (65-84 e ≥ 85 anni) è stato stimato mediante la costruzione di modelli di regressione logistica corretti per genere e per le comorbidità contemplate nel Charlson Comorbidity Index, uno dei principali predittori di eventi acuti. Risultati Le SDO contenenti uno dei codici di complicanze acute della patologia diabetica sono state 3.607 (2,5% dei ricoveri per diabete). Rispetto ai pazienti di età compresa tra 65 e 84 anni, i diabetici di età ≥ 85 anni presentano un rischio significativamente più alto di essere ricoverati per coma iperosmolare (OR = 1,40; IC95%: 1,22-1,61), shock ipoglicemico (OR = 1,16; IC95%: 1,05-1,28), coma ipoglicemico iatrogeno (OR = 1,82; IC95%: 1,35-2,45) e altri tipi di coma (OR = 1,41; IC95%: 1,19-1,66). Conclusioni Dallo studio emerge come, indipendentemente dalle comorbidità, il “grande anziano” rappresenti un soggetto a rischio di ricovero per eventi acuti correlati al diabete. Per questo, è fondamentale una rete di assistenza territoriale, che li gestisca adeguatamente con un approccio multidisciplinare e che sostenga programmi di educazione terapeutica condivisi nella continuità ospedale-territorio. Inoltre, data la frequente non-autosufficienza di questi pazienti, è auspicabile educare e sostenere i caregivers, mediante adeguati percorsi formativi.

Le complicanze acute del diabete nel paziente “grande anziano”: analisi dei ricoveri nella Regione Abruzzo nel periodo 2006-2015

P. Scampoli
;
P. Di Giovanni;F. Cedrone;G. Di Martino;F. Meo;A. Valente;T. Staniscia
2019-01-01

Abstract

La patologia diabetica rappresenta un’importante problematica, soprattutto nelle fasce d’età più avanzate. La sua prevalenza è in costante aumento specie tra gli anziani (65-84 anni) e i “grandi anziani” (≥ 85). A differenza delle complicanze croniche, quelle acute sono state poco in dagate come possibile causa di ricovero nell’anziano. Scopo dello studio è stato quello di analizzare i ricoveri per complicanze acute del diabete in pazienti con età maggiore o uguale a 85 anni in confronto a quelli d’età compresa tra 65 e 84 anni, nel periodo 2006-2015 nella regione Abruzzo. Materiali e metodi In questo studio, sono state valutate le Schede di Dimissione Ospedaliera (SDO) dei pazienti anziani (età ≥ 65) diabetici, identificati mediante codici ICD9-CM di malattia diabetica (250.X), ricoverati negli ospedali abruzzesi, tra il 2006 e il 2015. Sono state incluse solo le SDO che presentavano, in diagnosi principale o secondaria, i codici ICD9-CM di una delle complicanze acute della patologia: chetoacidosi diabetica (250.1), coma iperosmolare (250.2), shock ipoglicemico (250.8), coma ipoglicemico iatrogeno (251.0) e altri tipi di coma (250.3). Il rischio di complicanze acute del diabete tra le due fasce di età (65-84 e ≥ 85 anni) è stato stimato mediante la costruzione di modelli di regressione logistica corretti per genere e per le comorbidità contemplate nel Charlson Comorbidity Index, uno dei principali predittori di eventi acuti. Risultati Le SDO contenenti uno dei codici di complicanze acute della patologia diabetica sono state 3.607 (2,5% dei ricoveri per diabete). Rispetto ai pazienti di età compresa tra 65 e 84 anni, i diabetici di età ≥ 85 anni presentano un rischio significativamente più alto di essere ricoverati per coma iperosmolare (OR = 1,40; IC95%: 1,22-1,61), shock ipoglicemico (OR = 1,16; IC95%: 1,05-1,28), coma ipoglicemico iatrogeno (OR = 1,82; IC95%: 1,35-2,45) e altri tipi di coma (OR = 1,41; IC95%: 1,19-1,66). Conclusioni Dallo studio emerge come, indipendentemente dalle comorbidità, il “grande anziano” rappresenti un soggetto a rischio di ricovero per eventi acuti correlati al diabete. Per questo, è fondamentale una rete di assistenza territoriale, che li gestisca adeguatamente con un approccio multidisciplinare e che sostenga programmi di educazione terapeutica condivisi nella continuità ospedale-territorio. Inoltre, data la frequente non-autosufficienza di questi pazienti, è auspicabile educare e sostenere i caregivers, mediante adeguati percorsi formativi.
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